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martedì, Aprile 23, 2024
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Camorra Sant’Antimo. La faida nei Puca e la guerra contro i Verde-Ranucci

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Spunti interessanti nell’ultimo rapporto della Dia sulla camorra di Sant’Antimo. I clan che operano nel territorio che comprende i comuni di Sant’Antimo (VERDE, PUCA, RANUCCI-PETITOD’AGOSTINO-SILVESTRE), Casandrino (MARRAZZO), Grumo Nevano (AVERSANO), i cui capi sono tutti detenuti, gestiscono le locali piazze di spaccio, praticando altresì le estorsioni. A Sant’Antimo si sono verificati alcuni episodi che testimoniano una fibrillazione negli assetti criminali, che hanno riguardato i clan PUCA, PETITO- RANUCCI e VERDE.

 

Il sodalizio RANUCCI-PETITO-D’AGOSTINO-SILVESTRE, già indebolito dalla perdita di un elemento di vertice, deceduto nel 2016, è stato ulteriormente depotenziato dall’arresto in flagranza, il 29 agosto 2017, a Sant’Antimo, di alcuni affiliati al clan RANUCCI, per resistenza aggravata a pubblico ufficiale, detenzione illegale di armi e munizioni. Tra gli elementi di vertice del sodalizio figura la sorella del capo del clan PETITO, alla quale fa capo un gruppo che si occupa di rapine di particolare rilievo.

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Il 2 agosto 2017, sono stati esplosi diversi colpi d’arma da fuoco contro il cancello di uno stabile dove risiede un pregiudicato contiguo al clan VERDE, arrestato il 21 marzo 2017; il 16 novembre 2017, a breve distanza di tempo, sono esplosi due ordigni presso due esercizi commerciali,  i cui proprietari sono legati da vincoli di parentela con il capo del clan PUCA; il successivo 19 novembre è stata danneggiata dall’esplosione di un ordigno, una palestra di proprietà della nipote di un affiliato al clan PUCA ed il 21 novembre, a Giugliano in Campania (NA), ignoti hanno fatto deflagrare un ordigno all’interno del parcheggio di una concessionaria di auto, di cui è socio l’affiliato sopraindicato.

Gli attentati potrebbero essere riconducibili a frizioni interne al gruppo PUCA, già impegnato sul versante esterno, nella storica guerra contro i VERDE ed i RANUCCI. Ed ancora, il 7 dicembre, tra Sant’Antimo e Casandrino, i Carabinieri hanno intercettato due malviventi a bordo di una moto che nel fuggire hanno lasciato sul terreno una mitraglietta e una pistola con il colpo in canna, probabilmente destinate ad essere utilizzate nell’ennesima azione armata nell’ambito della guerra in atto tra i clan PUCA e RANUCCI.

Inoltre, il 21 dicembre 2017, sono stati esplosi colpi di arma da fuoco contro lo stabile abitato dal Segretario generale del Comune di Acerra che, nel riferire di non avere ricevuto minacce, faceva presente che, nella precedente mattinata del 20 dicembre, nel corso di una riunione tenutasi nel suo ufficio, vi era stato un concitato alterco con i titolari della società che gestisce il servizio di igiene urbana nel Comune, ai quali era stata applicata una penale pecuniaria per la cattiva gestione del servizio, penale ritenuta dagli imprenditori espressione di una condotta persecutoria nei loro confronti.
Altro evento indicativo della conflittualità in atto nel territorio in esame è l’agguato, avvenuto il 3 dicembre 2017, sempre a Sant’Antimo, in danno di un pregiudicato, fratellastro di un affiliato al clan RANUCCI, che potrebbe inquadrarsi nello scontro tra quest’ultimo sodalizio ed il clan PUCA.

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