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sabato, Aprile 27, 2024
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Clan di Sant’Antimo pronti alla guerra: pesano gli interessi grumesi

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La situazione criminale in quel di Sant’Antimo è tutt’altro che chiara. Nel corso degli ultimi due anni l’egemonia, che sembrava schiacciante, del clan Puca è stata messa fortemente in discussione. A riferirlo è la Direzione Investigativa Antimafia che, nella relazione semestrale consegnata al ministero degli Interni, ha evidenziato che a Sant’Antimo si sono verificati alcuni episodi che testimoniano una fibrillazione negli assetti criminali, che hanno riguardato i clan Puca  (sotto il controllo di Pasquale o’ Minorenne), Petito Ranucci e Verde (orfano del boss defunto Francesco o’ Negus).

Ad ingarbugliare ancor più la situazione, spiegano dalla Dia, ci ha pensato quanto accaduto a Grumo Nevano. “Il locale clan Aversano è stato indebolito da arresti di affiliati ed elementi di spicco e, pertanto, la gestione delle attività illecite è entrata nelle mire dei confinanti clan di Sant’Antimo, che controllano le estorsioni ed il traffico di droga. Si registra, inoltre, una recrudescenza della microcriminalità proveniente dall’area dei comuni di Arzano, Sant’Antimo e del quartiere napoletano di Secondigliano, dedita soprattutto alla consumazione di scippi, rapine e furti”.

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