Catturato il latitante del clan 167 di Arzano, il ras era a Giugliano. I carabinieri hanno atteso un suo passo falso, sin dall’otto marzo, quando sfuggì all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Napoli su richiesta della Dda di Napoli. Seguendo amici e parenti e, parallelamente, monitorando il web lo hanno trovato in una palazzina nel cuore.
In manette, Davide Pescatore, ritenuto elemento apicale del clan 167 di Arzano. Il 43enne è ritenuto gravemente indiziato di estorsione aggravata dalle finalità mafiose, commessa insieme ad altri 3 affiliati lo scorso marzo in un bar di Arzano.
Quando i carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna hanno scoperto quale fosse l’abitazione dove si nascondeva hanno interrotto la circolazione e circondato lo stabile. In azione anche i carabinieri della Compagnia di Giugliano, guidata dal capitano Andrea Coratza. Il centro storico di Giugliano è stato paralizzato e monitorato anche dall’alto con un drone. Alla fine i militari hanno bussato alla sua porta: Pescatore dormiva e non ha opposto resistenza. Ora il ras della mala di Arzano è in carcere.
Racket da 2mila euro al titolare del bar, 4 arresti contro il clan della 167