I falsi preti
I post di Gennaro Vitiello
LA RETTIFICA DEI DIRETTI INTERESSATI pubblicata in data 2 febbraio 2025
Chiarezza e Verità sulla Consacrazione Episcopale e sulla Prelatura Cattolica “Married
Priests Now! SS. Pietro e Paolo Internazionale”
Negli ultimi mesi, un comunicato diffuso dalla Diocesi di Nola, anticipato nel 2024 da un
comunicato diffuso dall’Arcidiocesi di Napoli, ha cercato di mettere in discussione la posizione
ecclesiastica e la validità della consacrazione episcopale della Prelatura Cattolica “Married
Priests Now! SS. Pietro e Paolo’’, guidata da S. E. Mons. Salvatore Micalef e dall’ Arcivescovo
Gennaro Vitiello, e amministrata esclusivamente ai propri Fedeli.
Tali dichiarazioni, prive di fondamenti dottrinali e giuridici, necessitano di una doverosa smentita
alla luce del Magistero della Chiesa, dei documenti ufficiali e della Tradizione apostolica. È
fondamentale ristabilire la verità, evitando che informazioni fuorvianti possano generare
confusione tra i fedeli.
La Validità della Consacrazione Episcopale nella Dottrina della Chiesa
La Chiesa cattolica ha sempre riconosciuto che la validità della consacrazione episcopale
dipende da tre elementi essenziali:
1. La successione apostolica ininterrotta, trasmessa attraverso l’imposizione delle mani
da parte di un vescovo validamente consacrato.
2. L’uso di una formula sacramentale valida, in conformità con la Tradizione liturgica della
Chiesa.
3. L’intenzione corretta di chi conferisce l’ordinazione, ossia la volontà di conferire il
sacramento secondo ciò che la Chiesa intende.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica (n. 1556) afferma chiaramente che “perché il ministero
ecclesiale sia valido, è necessario che i vescovi siano consacrati nella successione apostolica”.
Inoltre, la Costituzione Dogmatica Lumen Gentium del Concilio Vaticano II conferma che
l’episcopato trasmette la pienezza del sacramento dell’Ordine, garantendo la continuità della
missione apostolica.
Nel caso di S. E. Salvatore Micalef e di S. E. Gennaro Vitiello e, di conseguenza, del clero afferente
alla Prelatura Cattolica (compreso don Francesco Balzano), tutti questi requisiti sono
pienamente rispettati. Le consacrazioni episcopali sono avvenute secondo la successione
apostolica valida e con la giusta intenzione sacramentale, rendendola indiscutibilmente valida,
indipendentemente da eventuali contestazioni disciplinari o giurisdizionali.
L’Insegnamento della Dominus Iesus e il Principio della Successione Apostolica
Il documento Dominus Iesus, promulgato dalla Congregazione per la Dottrina della Fede nel 2000
sotto la guida del Cardinale Joseph Ratzinger, ribadisce che la validità dei sacramenti
amministrati al di fuori della giurisdizione canonica della Chiesa di Roma deve essere giudicata
in base alla successione apostolica e alla validità sacramentale.
In particolare, Dominus Iesus chiarisce che le comunità ecclesiali che conservano il sacerdozio
e l’episcopato validi, anche se non in piena comunione con la Santa Sede, partecipano
autenticamente alla trasmissione della Grazia sacramentale. Questa affermazione, che si fonda
sulla Tradizione della Chiesa, dimostra che la validità di un vescovo non può essere messa in
discussione sulla base di semplici dichiarazioni prive di fondamento teologico.
La storia della Chiesa dimostra che esistono numerosi casi in cui vescovi consacrati validamente
al di fuori della struttura canonica della Chiesa di Roma sono stati poi riconosciuti per la
legittimità della loro ordinazione. Il principio della successione apostolica è la chiave di lettura
principale, al di là di qualsiasi interpretazione giuridico-amministrativa.
L’Appartenenza di S. E. Salvatore Micalef e S. E. Gennaro Vitiello alla Prelatura
Internazionale
Un altro punto fondamentale da chiarire riguarda l’appartenenza ecclesiastica di Mons. Micalef e
dell’Arcivescovo G. Vitiello. Essi sono a capo (Micalef) e a guida (Vitiello) di una Prelatura
Internazionale, riconosciuta nella sua struttura e missione pastorale, con facoltà di ordinare
Diaconi, Sacerdoti e Vescovi nell’ambito della Stessa e limitatamente alla propria attività
ecumenica.
Il Codice di Diritto Canonico prevede la possibilità di esistenze di giurisdizioni speciali, come
prelature personali e circoscrizioni ecclesiastiche autonome. Queste realtà, pur non essendo
necessariamente soggette alla giurisdizione della Chiesa Cattolica Romana, operano
legittimamente nel tessuto ecclesiale e pastorale.
Le prelature internazionali, in particolare, svolgono un ruolo fondamentale nell’evangelizzazione
e nell’assistenza spirituale a specifiche comunità di fedeli. La loro esistenza è pienamente
conforme alla Tradizione ecclesiastica e non può essere arbitrariamente delegittimata da
dichiarazioni non supportate da alcuna autorità dottrinale.
Chiarezza sulla Falsa Dichiarazione della Diocesi di Nola e dell’Arcidiocesi di Napoli
Alla luce di queste considerazioni, risulta evidente che il comunicato delle menzionate Diocesi è
privo di fondamenti dottrinali e giuridici. L’episcopato dell’Arcivescovo Gennaro Vitiello, e degli
altri vescovi, è valido secondo i criteri stabiliti dalla Chiesa stessa e non può essere messo in
discussione sulla base di dichiarazioni che hanno più una finalità disciplinare che teologica.
Il Codice di Diritto Canonico (can. 1012) stabilisce che la consacrazione episcopale è conferita
per imposizione delle mani e preghiera consacratoria. Se questi elementi sono presenti, la validità
del sacramento è garantita. Inoltre, l’enciclica Apostolicae Curae di Papa Leone XIII e numerosi
altri documenti magisteriali confermano che la validità di un’ordinazione deve essere distinta
dalla sua liceità disciplinare. Ciò vale anche per le ordinazioni sacerdotali (nella fattispecie don
Francesco Balzano insieme agli altri) e diaconali.
Conclusione
Di fronte a queste evidenze, è chiaro che qualsiasi tentativo di delegittimare la consacrazione
episcopale e la missione pastorale dei Vescovi della Prelatura Cattolica “Married Priests Now! SS.
Pietro e Paolo” non trova alcuna giustificazione teologica o giuridica se non quella di voler
intenzionalmente limitare il diritto alla libera espressione religiosa.
La Chiesa ha sempre riconosciuto la validità sacramentale fondata sulla successione apostolica
e sull’intenzione corretta, indipendentemente da eventuali dispute disciplinari. La Prelatura
Internazionale rappresenta una realtà ecclesiale autentica, il cui servizio pastorale non può
essere negato sulla base di affermazioni infondate.
La verità deve sempre prevalere, ed è dovere di tutti i fedeli cercare la chiarezza attraverso i
documenti ufficiali del Magistero della Chiesa, evitando di lasciarsi influenzare da dichiarazioni
che non trovano riscontro nella dottrina cattolica.