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giovedì, Maggio 2, 2024
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“Ci sono 1.335 unità dell’Esercito italiano in elevato stato di prontezza”, parla il Capo di stato maggiore della Difesa

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“Ci sono 1.335 unità dell’esercito italiano in elevato stato di prontezza”. Il Capo di stato maggiore della Difesa, Giuseppe Cavo Dragone, spiega così come si sta preparando il nostro esercito con il procedere della guerra in Ucraina. Tra i mezzi pronti del nostro Paese ci sarebbero 500 incursori, 77 veicoli terrestri, due navi e 5 aerei.

L’ammiraglio è intervenuto in audizione alle Commissioni riunite della Difesa di Camera e Senato, ricordando che in ambito Nato l’Italia ha recentemente fatto crescere la presenza numerica di Eurofighter in Romania e in generale ha aumentato la presenza di militari sul fianco est della Nato. Sono stati impiegati in totale 8 veivoli, che si aggiungono ai circa 250 alpini (di cui 139 in Lettonia) e a tre unità navali per la sorveglianza dell’area Sud dell’Alleanza atlantica.

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Secondo Cavo Dragone l’aggressione dei russi in Ucraina “ci dice che la pace, la stabilità, la democrazia e gli stili di vita sono valori che non possiamo dare per scontati nemmeno nel nostro Continente” e che anzi “dobbiamo attrezzarci per difenderli, lottare e combattere”. Per l’ammiraglio, quindi, la Russia starebbe portando avanti questa operazione militare per ambire al ruolo di superpotenza internazionale, “utilizzando il suo peso strategico con estrema aggressività”. Questa guerra, così, ci direbbe che la sicurezza “è una sfida che si è complicata con attacchi ibridi e campagne disinformative, con i domini cyber e spaziale che hanno esacerbato la minaccia”.

“Le perdite in campo russo non sono poche, si calcola che siano intorno ai 15mila uomini”. A dirlo è il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Giuseppe Cavo Dragone, parlando in audizione davanti alle commissioni riunite Difesa di Camera e Senato. “I russi hanno usato truppe molto giovani e poco motivate – ha affermato Dragone – gli ucraini combattono per casa loro”.

Dragone ha sottolineato che “in questa guerra di invasione che i russi stanno combattendo c’è un fatto abbastanza inaspettato” e cioè che “i russi, con quasi 300mila uomini, sono tenuti in scacco più o meno dalle forze ucraine. Putin – ha osservato il Capo di Stato Maggiore della Difesa – ha impiegato truppe provenienti da lontano, che non avessero attinenza con il popolo ucraino che è vicino a quello russo. E di fatto la Bielorussia non sta entrando ancora in campo e presumibilmente è lo stesso Puntin che non vuole che si armi per questioni di stabilità interna”.

Cavo Dragone ha anche parlato di Libia e ha annunciato un ridimensionamento dell’operazione militare italiana Ippocrate a Misurata. “Piano piano – ha ricordato l’ammiraglio – l’esigenza specifica della nostra missione, un ospedale per curare chi combatteva contro l’Isis, è evaporata; stiamo facendo ora tantissima attività con l’ospedale civile, ma il contingente è ospitato in una sede dell’Aeronautica libica e le autorità locali vogliono riprendere l’attività addestrativa per i piloti e questo comporterà un ridimensionamento della nostra presenza. Ci orienteremo sulla base delle richieste libiche. In questo periodo ‘fluttuante’ è difficile capire le loro necessità”.

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