Stamattina sono finiti in manette i capi e gli affiliati dei Ferrara-Cacciapuoti. All’alba i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli e di Castello di Cisterna ed i Finanziari del Gruppo di Giugliano in Campania hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta dei Magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 19 persone di cui 3 già detenute. Gli indagati sono gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, estorsione, violazioni alla normativa sulle armi e sugli stupefacenti e tentato omicidio. Tutti aggravati dalle finalità di agevolazione del clan.
BLITZ CONTRO IL CLAN FERRARA – CACCIAPUOTI
Documentata l’operatività del clan Ferrara – Cacciapuoti a Villaricca, storicamente alleato con i Nuvoletta di Marano e i Casalesi. Ricostruita la struttura dell’organizzazione criminale distinta in due gruppi: l’una facente capo alla famiglia Ferrara e l’altro a quella Cacciapuoti. Nel corso dell’operazioni sono stati identificati capi, tutti raggiunti dal provvedimento restrittivo, e parte circa 50 affiliati ai quali spetterebbe la cosiddetta mesata e copertura delle spese legali.
Al vertice del clan c’è Domenico Ferrara, detto Mimì ‘o muccus. Al secondo livello ci sono Francesco Ferrara, Giovanni Mauriello e Luigi Cacciapuoti.
I NOMI DEGLI ARRESTATI
Sono scattate le manette per Domenico Cacciapuoti classe ’90, Domenico Cacciapuoti ’85, Filippo Cacciapuoti ’70, Giuseppe Cacciapuoti ’61, Giuseppe Luigi ’66, Vincenzo Cacciapuoti ’70, Vincenzo D’Ania ’54, Giulio D’Altrui ’72, Domenico Ferrara ’57, Francesco Ferrara ’66, Giuseppe Maglione ’59, Eduardo Mauriello ’63, Giovanni Mauriello ’66, Giuseppe Mauriello ’66, Antonio Montella ’73, Luigi Montella ’71, Domenico Paragliola ’71, Francesco Sarracino ’66. Disposti gli arresti domiciliari per Gennaro Palladino classe ’71.
IL VIDEO DEL BLITZ
LA FRANGIA IMPRENDITORIALE
Individuata la frangia di Ferrara che aveva la vocazione spiccatamente imprenditoriale in particolare, nel settore dell’edilizia, della ristorazione, degli idrocarburi e della commercializzazione di generi alimentari. Confermata anche lo stabile interesse della criminalità organizzata verso il settore degli idorcarburi.
Accertato che i Ferrara-Cacciapuoti, che comunque trae parte delle proprie risorse dal traffico di droga, ha voluto preservare il territorio da attività ed attenzioni delle forze dell’ordine attraverso l’imposizione di un divieto di spaccio a Villaricca.
ESTORSIONI AGLI IMPRENDITORI
Acclarare 9 ipotesi estorsive, in prevalenza a danno di imprenditori del settore dell’edilizia, di titolari di palestre e di sale giochi. In quest’ultimo caso, il titolare era tenuto a corrispondere 70 euro per ciascun apparato presente in sala, tenuti a versare somme per importi variabili all’incirca da 1.500 a 5.000 euro al mese. Soldi destinati ad alimentare la cassa comune.
IL SEQUESTRO DELLE AZIENDE: COLPO DA 16 MILIONI DI EURO
Contestualmente sarà data esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso in via d’urgenza, avente ad oggetto società operanti nel settore immobiliare, edile, degli idrocarburi, della caffetteria e della ristorazione nonché della vendita di generi alimentari, emesso nei confronti degli esponenti di vertice della frangia Ferrara, perché costituite reimpiegando gli ingenti proventi delle attività del sodalizio mafioso. Le società sequestrate sono 11 per un volume annuo di affari di circa 16 milioni di euro