Con l’arresto di Sergio Grassia e Raffaele Oliviero, arrestati dai carabinieri della Catturandi sulla spiaggia di Ardea, il clan Rinaldi è stato azzerato. I due ras, indicati come fedelissimi del boss Ciro ‘My way’, sono infatti assoluti protagonisti della guerra che da oltre vent’anni vede fronteggiarsi il gruppo del rione Villa ai Mazzarella-D’Amico, guerra culminata con l’omicidio, lo scorso aprile, di Luigi Mignano, cognato del boss. Da una prima fase in cui i Rinaldi sembravano aver vinto la guerra adesso i Mazzarella-D’Amico sembrano in vantaggio forti anche della presenza sul territorio di due ras: il primo, il 47enne G.R. porta ancora addosso i segni della guerra che ha insanguinato per anni l’area orientale. Scampò infatti miracolosamente ad un agguato mentre si trovava all’interno di una sala giochi a San Giovanni a Teduccio. L’altro referente, di San Giorgio a Cremano, sarebbe invece esponente di primo piano del gruppo Luongo-Formisano:«Ha notevoli disponibilità economiche e agisce sempre nell’ombra. Inoltre ha a disposizione una schiera di giovanissimi sotto il suo comando». La roccaforte di quest’altra costola del gruppo avrebbe sarebbe la zona di Largo Arso. Si tratta di due profili già attenzionati dalle forze dell’ordine, due personaggi cresciuti all’ombra della faida che da decenni insanguina l’area orientale.
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