Un’indagine destinata ad allargarsi a macchia d’olio. Quella sui nuovi e vecchi ras del clan Vigilia, gruppo orbitante in via Vicinale Palazziello e guidato dal boss Alfredo Vigilia ‘o nir. C’è anche lui tra i ventiquattro indagati nell’inchiesta culminata con quattro arresti ieri mattina eseguita dagli uomini della squadra mobile (in manette Francesco Florio, Emanuele Summa, Fabio Nardelli e Luigi Testa). Spetterà adesso ai legali, tra cui l’avvocato Paolo Gallina, provare a smontare le accuse a loro carico.
Per tutti gli altri il gip Tirone ha rigettato la richiesta di misura cautelare avanzata dal pubblico ministero indicando come decorsi i termini. Tra gli arrestati vi è però Luigi Testa, indicato come uno dei nuovi ras dei Vigilia e vittima di un agguato nei suoi confronti nel febbraio del 2016 in via Contieri nella parte vecchia di Soccavo.
Per quel raid risultano indagati a piede libero con l’accusa di tentato omicidio tre ‘colonnelli’ del clan Sorianiello e cioè Antonio Di Napoli, Nicola Caruso e Silvio De Rosa. Segno evidente delle tensioni in atto negli anni scorsi tra gli stessi Vigilia e il famigerato gruppo della zona 99 del Rione Traiano. Il raid scattò nel febbraio del 2016 con Testa che, a piedi, fu raggiunto con due colpi di pistola al petto scampando miracolosamente alla morte. Interrogato dalla polizia all’ospedale San Paolo il giovane non seppe fornire elementi utili all’identificazione dei sicari.