Dopo le clamorose dichiarazioni rilasciate lo scorso mese, Mariana Nannis è ritornata a parlare del suo ex marito, Claudio Caniggia. La donna ha ribadito durante la puntata di Live Non è la d’Urso, andata in onda ieri, che la nuova fiamma dell’ex calciatore è una escort tossica.
“Quella è una drogata e lo tiene drogato. Lui è malato di donne è sempre andato al bordello. Questa tr**a abita nello stesso albergo dei miei figli. Se tu fai la giornalista mica ti vai a chia**re un vecchio di 79 anni. Questo vecchio poi le ha regalato un appartamento. Io ho provato a recuperare mio marito dalla sua malattia, 3 volte l’ho messo in un ricovero, questa è la quarta volta che faccio qualcosa.”
Le rivelazioni rilasciate aConfrontados
In un programma tv argentino, Confrontados, Mariana Nannis aveva parlato malissimo del marito Claudio Caniggia, a causa di un presunto tradimento consumato con una ragazza, molto più giovane di lui. «Io e mio marito non siamo divorziati né separati. Mio marito sta con una prostituta, una tossica che lo tiene drogato tutto il giorno. Finiranno in carcere» – ha accusato la donna – «Ho già fissato un appuntamento coi miei avvocati. Sono 33 anni che sto con mio marito, figuratevi se mi possono chiudere la bocca con qualche artificio legale, soprattutto pensando alle cose che so di mio marito!».
Mariana Nannis si riferisce alle ultime indiscrezioni, che vogliono Claudio Caniggia molto vicino alla 26enne Sofia Bonelli, una giornalista argentina che con le sue foto sexy spopola sui social network. Dopo le dure accuse della moglie, Claudio Caniggia ha deciso di risponderle per le rime su Instagram Stories. «Fate una perizia psichiatrica urgente a Mariana, perché non è più sana nei suoi giudizi. Più che per me, lo farei per i miei figli e tutte le terze persone che oggi sono vittime di una situazione di insanità mentale» – ha scritto l’ex attaccante argentino – «Non è quello che vorrei fare, ma è un mio obbligo. Mariana è fuori di testa e questo non è una cosa di oggi o di ieri, ed è per questo che siamo arrivati a questo già da anni».