19.7 C
Napoli
lunedì, Maggio 6, 2024
PUBBLICITÀ

Commercianti e imprenditori vittime del clan Abbinante: “Mille euro per il monopolio dei latticini”

PUBBLICITÀ

La camorra sta cambiando lentamente pelle, infatti, dal rischioso narcotraffico il clan è già passato agli affari formalmente puliti. Arcangelo Abbinante, Paolo Ciprio e Vincenzo Pagano avrebbero costretto un imprenditore caseario a pagare 1000 euro mensili in cambio dell’esclusiva per la fornitura di mozzarelle e latticini ai negozianti del rione Monterosa. Inoltre il clan Abbinante avrebbero imposto un monopolio anche su pane, buste e materiale di imballaggio.

Dunque il commerciante avrebbe pagato 1000 euro alla camorra per poter avere l’esclusività sulla distribuzione, ciò sarebbe stato confermato dalle parole di Ciprio intercettate nel 2018: “Vincenzo, quello perché Arcangelo ha voluto cambiare, io non lo cambiavo neanche a questo P. delle mozzarelle, ma che me ne fregava nel bene e nel male lo dava sempre il 1000 euro, stiamo prendendo a uno di’ qua, non so come si chiama“.

PUBBLICITÀ

IL CLIMA PESANTE AL MONTEROSA

Gli inquirenti hanno ascoltato tanti commercianti di via Monte Rosa e delle
strade vicine che acquistavano latticini, pane e buste. Tutti hanno confermato che le forniture degli alimenti e dei prodotti d’imballaggio erano affidate a due persone, ma per il timore di ritorsioni non avrebbero confermato il costringimento all’acquisto. Anche l’imprenditore vittima dell’estorsione, poi, avrebbe negato di aver mai avuto alcuna conversazione in merito alla consegna di latticini, probabilmente, per lo spessore criminale degli estorsori.

UN BOSS IN ALLERTA

Per i magistrati sarebbero rilevanti le disposizioni impartite da Abbinante dopo aver avuto notizia della presenza dei carabinieri nel rione, giunti presumibilmente proprio per
identificare i soggetti che consegnano latticini, buste e pane. In un’intercettazione il boss dimostrerebbe il pieno coinvolgimento chiedendo ai suoi uomini di bloccare il soggetto delle “buste” per parlargli come già fatto con quello delle “mozzarelle”.

Abbinante avrebbe voluto evitare una denuncia perciò avrebbe voluto parlare con i soggetti interessati ed istruirli su cosa dire in caso di convocazione da parte delle forze dell’ordine.

Arcangelo Abete: Vedi che sta quello delle buste, spiegaglielo anche a lui.

Paolo Ciprio: Che cosa?

A.A: Del fatto che abbiamo parlato oggi, il fatto delle mozzarelle e le altre cose.

CP: Ma sta qua?

A.A: Eh, vedi c’è il cugino. 

NON SOLO LATTICINI…

Tra i destinatari delle misure cautelari in carcere figurano anche i nipoti di Arcangelo Abbinante, figli del suo terzogenito e oltre ai reati di associazione mafiosa finalizzata allo spaccio di droga gli inquirenti contestano anche l’imposizione del pagamento di soldi per concedere l’esclusività della fornitura del pane e per le buste da dare ai clienti che acquistavano i prodotti. Dunque il “pizzo” veniva anche imposto ai commercianti i quali, oltre a pagare l’estorsione, dovevano anche acquistare prodotti caseari, pane e buste per la spesa da coloro che venivano indicati dal clan.

“CAPILLARE CONTROLLO DEL TERRITORIO”

Non solo piazze di spaccio, ma anche luoghi di produzione e conservazione della droga, e poi armi, tante armi. A queste si aggiungono poi le accuse per estorsione. Le indagini, infatti, hanno documentato anche il “capillare controllo del territorio all’interno dei rioni” da parte del gruppo, territori definiti “casa nostra” dai suoi membri, dove ogni cosa doveva passare al vaglio del clan per un cosiddetto “rispetto per la famiglia“.

Un obbligo all’uso e al consumo prima di tutto nei locali indicati dai vertici del clan, attività che poi dovevano consegnare una parte dei loro incassi alla cosca. A trovarsi davanti i Carabinieri, stamane, che hanno eseguito un’ordinanza cautelare emessa dal GIP di Napoli su richiesta della DDA, ben 37 persone. Tutte loro, secondo la Procura, sarebbero legate al clan Abbinante.

 

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

“Mamma e papà stanno litigando”, minaccia e picchia la moglie: 38enne arrestato a Napoli

Nella notte tra sabato e domenica, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, durante il servizio di controllo...

Nella stessa categoria