Ieri nella trasmissione Non è l’arena è andata in onda l’intervista al cantante neomelodico Niko Pandetta, nipote di Turi Cappello boss ergastolano al 41 bis a cui ha dedicato anche una canzone. Come raccontato nel servizio del giornalista di La7, il cantante siciliano ha totalizzato 3 milioni di visualizzazioni: “Il mio primo pezzo l’ho dedicato a mio zio, perché è il mio padre. E’ la mia famiglia non la posso rinnegare, è il mio sangue. Giusta o sbagliata che sia“.
Nelle foto pubblicate su i suoi profili social si vede impugna pistola d’oro e l’atto di soffiarsi il naso con le banconote: tutto ciò raggiunge centinaia di fan sui social. Il 29enne ha già trascorso 10 anni in carcere, lo scorso luglio è stato condannato ad ulteriore 6 anni in primo grado per spaccio. “Quando mi arrestano mi faccio la prigione, ho sbagliato e pago. Ma oggi sto camminando pulito” ha detto alle telecamere di Giletti. Il giovane ha fatto anche un concerto abusivo dove ha salutato un affiliato ai domiciliari.