venerdì, Agosto 15, 2025
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Controlli nella roccaforte dei Lo Russo, controllati quattro uomini dei Di Lauro

Un normale controllo che potrebbe rivelare molto altro e aprire nuovi, interessanti scenari di polizia giudiziaria. Quattro persone sono state fermate negli ultimi giorni a Miano, fin qui nulla di nuovo, normali controlli delle forze dell’ordine che presidiano il territorio. Quel che fa pensare sono le identità dei soggetti fermati: quattro giovani considerati ‘contigui al clan Di Lauro’. Gruppo che ha la sua roccaforte nel Terzo Mondo, il famigerato Rione dei fiori di Secondigliano, distante dal luogo dove i quattro sono stati notati dalle volanti. Solo un normale controllo, nessun addebito è stato contestato, resta però un punto interrogativo sul perchè di quella presenza, proprio lì dove, stando sempre alle ultime informative, avrebbe il suo covo il redivivo clan Lo Russo che sta tentando di riorganizzarsi.

Il nuovo gruppo è infatti a caccia di sponde. Contatti e appoggi utili per poter tentare la grande scalata. E’ questo quello che stanno cercando di fare i vertici del nuovo gruppo che si sarebbe riunito sotto le figure carismatiche di Giuseppe e Domenico Lo Russo, ultimi ‘irriducibili’ della stagione d’oro dei ‘capitoni’. Secondo le indiscrezioni filtrate in queste ore la riorganizzazione del gruppo non sarebbe passata soltanto attraverso regolazione di vecchi conti ma anche attraverso l’avallo degli altri clan storici che operano nell’area nord e soprattutto nella vicina Secondigliano. Resta da capire come si collocano i Di Lauro nella scacchiera criminale dell’area nord, sempre ricca di colpi di scena e cambiamenti di casacca.

Secondo indiscrezioni ci sarebbero stati contatti con esponenti del clan Licciardi della Masseria Cardone e della Vanella Grassi per ‘presentare’ il nuovo gruppo e assicurare una rottura con il passato soprattutto con quella parte della famiglia che ha scelto di collaborare con la giustizia.