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giovedì, Marzo 28, 2024
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Un vecchio ras alla guida degli ‘irriducibili’ dei Lo Russo:«Vuole riorganizzare i ‘capitoni’»

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«L’ultimo Lo Russo a comandare su Miano e dintorni è stato Carlo Lo Russo», sussurra un investigatore attento conoscitore delle dinamiche criminali tra Miano e Scampia. «Dopo Carlo la famiglia si è spaccata, Vincenzo Lo Russo ‘o signor non aveva il carisma criminale degli zii nè la spregiudicatezza di suo cugino Antonio (figlio di Salvatore). Ad avvantaggiarsi di questa situazione sono famiglie del San Gaetano e della zona di via Valente nei pressi della vecchia Miano. Gli ultimi irriducibili dei Lo Russo sono quelli legati ormai alla figura di Giuseppe». E’ dunque su Giuseppe Lo Russo che ricadono le speranze dei vecchi colonnelli del clan, di coloro che sperano in una nuova ‘stagione d’oro’ per la vecchia guardia.

I gruppi nati dalla ‘galassia’ dei Lo Russo

E’ questa la ‘fotografia’ di Miano che emerge dalle ultime informative delle forze dell’ordine. Per questo dopo il pentimento di zì Carlo il territorio è apparso facile preda di quelle famiglie che, cresciute all’ombra dei capitoni, hanno poi tentato di fare il grande salto e di costituire un proprio gruppo autonomo: i Nappello-Annunziata (ricordiamo che Valerio Nappello era uno degli uomini più fidati di Antonio Lo Russo), i Perfetto (Raffaele Perfetto era il braccio destro di Salvatore), i Balzano-Cifrone. tutti ceppi che hanno dato ai Lo Russo ras ed affiliati e che hanno permesso ai ‘capitoni’ di reggere per trent’anni Miano e il Don Guanella, proprio lì dove è partita la prima scissione interna al sodalizio con i sogni di gloria di Walter Mallo, il primo a sfidare apertamente la leadership dei Lo Russo. La ‘divisione’ avrebbe anche i suoi manifesti personali: “Ztl Lo Russo”, “Lo Russo f…”, c’è tutto lo scibile di offese e frasi intimidatorie sui muri della Miano vecchia. E’ la speciale campagna di diffamazione scatenata dai giovani ras contro gli ex padroni del quartiere caduti in disgrazia sotto il peso di arresti e pentimenti (ultimo quello di un ex ras di cui non è stata ancora comunicata l’identità). E’ una vera e propria ‘pulizia etnica’ quella che sta prendendo piede a Miano e dintorni. Una ‘cacciata’ fino a qualche anno fa impensabile, la cacciata dei Lo Russo dal quartiere. Per gli investigatori restano da decifrare quei messaggi sui muri: se quelle scritte siano una minaccia contro i vecchi capiclan (è l’ipotesi che va per la maggiore) o una chiara e precisa presa di posizione dei ‘capitoni’ (quasi a dire “qui comandiamo ancora noi”).

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Gli emergenti di Miano vecchia

Cambiano i tempi, cambiano i clan e così, sotto la scure della magistratura e dilaniato dai pentimenti ecco che il clan che fu di Salvatore ‘o capiton non esiste più. Al suo posto una galassia di micro formazione che da un anno e mezzo a questa parte sta cercando di raccoglierne l’eredità. Tra queste la più agguerrita è quella denominata Balzano-Cifrone-Scarpellini che, secondo le ultime indiscrezioni investigative, si sarebbe dapprima formata sotto i Nappello per poi divenirne sempre più autonoma e sempre più in guerra con gli ultimi irriducibili legati al ‘romanzo criminale’ scritto trent’anni orsono da Salvatore ‘o capiton.

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