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giovedì, Marzo 28, 2024
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Corteo in ricordo del vigilane maranese ucciso: “Siamo Tutti Franco’’

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“Siamo Tutti Franco’’. Con questo enorme striscione srotolato all’interno della metropolitana di Piscinola, amici, familiari e colleghi hanno ricordato questa mattina Francesco Della Corte, il vigilante della Security Service morto a seguito della terribile aggressione dello scorso 3 marzo all’esterno della stazione della collinare.

Tre adolescenti C.U. K.A. e L.C. sono ora in carcere perché ritenuti responsabili del tentativo di rapina della pistola del vigilante, sfociata poi nel sangue e finita in tragedia. Due targhe, una nei pressi del varco Linea 1 della metropolitana Anm e l’altra in quella della tratta Eav Mugnano-Aversa, saranno il simbolo del ricordo vivo di un uomo che ha perso la vita sul posto di lavoro.

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A prendere parte all’iniziativa, i figli di Franco, Giuseppe e Marta, l’anziana madre di Della Corte, la sorella Anna ed altri parenti; il vicesindaco di Napoli Raffaele Del Giudice, l’assessore dell’VIII Municipalità Stefano Di Vaio, i consiglieri comunali Rosario Andreozzi e Salvatore Guangi, il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli vari consiglieri municipali, il primo dirigente del Commissariato di Scampia Bruno Mandato che ha risolto in poco tempo un caso di certo non facile, quello del commissariato di Chiaiano Sergio Di Mauro.

Si vede anche qualche abitante del quartiere Piscinola, compresi dei coetanei dei tre assassini che non hanno perseguito gli ideali di violenza, in numero comunque esiguo rispetto ad una platea di oltre 25.000 abitanti.

Ed è proprio su questo che Anna, la sorella di Francesco Della Corte, ha mandato un messaggio parlando alla stampa: «In tutta sincerità mi aspettavo che in tanti non presenziassero a quest’iniziativa. Forse gli abitanti hanno paura, quella che invece non aveva mio fratello. Ma bisogna reagire e andare avanti contro le baby gang e la tanta ferocia che vive in questo quartiere. Certo, ci sono tante persone qua ci sono e qualcuna è venuta». I due figli di Della Corte, Giuseppe e Marta hanno ribadito come la «il senso dell’iniziativa è anche anche per dire che quanto accaduto a nostro padre non si deve più ripetere, incentivando alla non violenza. Le istituzioni, i parenti, amici, colleghi ma anche persone che non conoscevamo ci hanno dato sicuramente conforto standoci vicino in questi brutti momenti. Nel 2018 si sta tornando indietro, con atti vandalici ed aggressioni immotivate». Sulla presenza dei militari a Piscinola: «Almeno si cerca di dare un senso di sicurezza per i cittadini. Meglio tardi che mai, speriamo possa essere utile per il futuro».

Secondo il vicesindaco di Napoli Raffaele Del Giudice, «era opportuno, necessario, utile un’iniziativa del genere. Purtroppo constatiamo come non esistano più rapporti umani veri e questo aumenta un dolore già profondo. Preferirei comprare un F35 in meno, che costa singolarmente 150 milioni, per destinare quei soldi al Welfare e al recupero delle fasce deboli. Chi nelle zone periferiche ha costruito in un determinato modo, dovrebbe interrogarsi su quanto fatto. Bisogna – l’aggiunta di Del Giudice – riabituarsi alla genitorialità e le scuole aperte di pomeriggio dovrebbero essere frequentate non solo dai figli ma soprattutto dai genitori».

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