Mancanza di personale, strumentazione scarsa ed un paravento a separare i contagiati da Covid dai pazienti che invece non ce l’hanno. Sarebbe questa la situazione in cui versa – secondo quanto denunciato dai sindacati – l’Ospedale del Mare. L’aumento dei contagi, difatti, starebbe creando più di un disagio al sistemo sanitario della Campania.
Cibi e bevande vietati
I contagi crescono anche all’interno del nosocomio. Per questo, la direzione, ha vietato il consumo di bevande e cibi all’interno delle unità operative della struttura. L’obiettivo è quello di ridurre al minimo gli assembramenti senza i dispositivi di protezione. Inoltre, chi rientra da ferie o congedi sarà obbligato a sottoporsi a tampone molecolare prima di riprendere il servizio.
I sindacati da mesi lamentano la mancanza di personale, con conseguenti turni di lavoro stressanti e lunghi tempi d’attesa per i pazienti. Oggi, inoltre, nella nota della Cisl Fp – indirizzata al direttore sanitario – viene denunciata la mancanza di monitor parametrici, gorgogliatori per l’ossigenoterapia e le barelle che hanno i freni rotti’. “L’area dei sospetti Covid è separata da quella dei non sospetti solo da un paravento. Senza contare le barelle in seconda e tripla fila“, si legge ancora.
La situazione sui tamponi
A tanto si aggiunge anche la mancanza dei tamponi molecolari rapidi, che potrebbe permettere di avere in poco tempo la certezza relativa per distinguere i pazienti Covid da quelli non infetti. Secondo i lavoratori, però, allo stato attuale nell’Ospedale del Mare vengono utilizzati i tamponi antigienici, non totalmente affidabili.
“Ci sono pazienti positivi ammassati da giorni in attesa di trasferimento. La direzione ha dichiarato di avere 47 posti di medicina Covid, mentre nei reparti stazionano positivi e negativi insieme. Ci chiediamo quando entreranno in funzione e con quale personale”, tuonano i dipendenti nella nota.