Chiesta la conferma della condanna in primo grado per Lello Sacco, proprietario della discoteca ‘Il Ciclope a Marina‘ di Marina di Camerota. Sacco è accusato della morte del 27enne Crescenzo Della Ragione avvenuta nella notte tra il 10 e l’11 agosto 2015 in seguito al crollo di un masso.
Le accuse al ‘Ciclope’ di Marina di Camerota
Lello Sacco fu condannato in primo grado a due anni e mezzo per omicidio colposo: la vittima, di Giugliano, fu colpita alla testa da un grosso pezzo di roccia caduto a seguito di un violento nubifragio.
La tragedia si è consumata ben otto anni fa: la sera del 10 agosto 2015 si sarebbe dovuto festeggiare la notte di San Lorenzo in spiaggia, al Ciclope Beach, ma venne a piovere e fu deciso di trasferire l’evento nella discoteca della grotta che fu riaperta per l’occasione. Il giovane Crescenzo, era in compagnia di amici quando venne colpito da un masso che schiacciò la vittima provocandone la morte sul colpo.
In abbreviato fu condannato anche un buttafuori del locale notturno per favoreggiamento, avendo fatto sparire il masso che travolse Crescenzo Della Ragione. Il percorso investigativo è stato lungo e caratterizzato da perizie geologiche e ricorsi amministrativi per valutare le responsabilità. Ora la parola passa ai giudici di appello salernitani davanti ai quali si sta celebrando il processo bis per Sacco.