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Da primo partito di Giugliano ad assente di lusso, la parabola discendente del M5S

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Da primo partito di Giugliano ad assente di lusso alle prossime Amministrative. E’ senz’altro una parabola discendente quella del Movimento 5 Stelle Giugliano, protagonista insieme al Pd nel 2020 del patto giallorosso che portò alla vittoria del candidato del centrosinistra Nicola Pirozzi.

I grillini, alle prese con spaccature e dissidi interni che hanno portato alle dimissioni due due vicesindaco nel corso dell’ultima consiliatura, hanno visto via via perdere quel mordente di forza propulsiva e innovativa che invece avrebbe dovuto avere.

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La decisione di non prendere parte alle prossime elezioni Amministrative non è stata presa di buon grado da tanti attivisti, delusi per l’assenza del simbolo, i quali non hanno nemmeno potuto commentare il comunicato stampa pubblicato sui canali social del M5S a causa del blocco al post. “Una decisione presa nel rispetto del delicato momento che la città sta vivendo, con una Commissione d’Accesso insediata al Comune che dovrà svolgere pienamente e serenamente il proprio lavoro. Continueremo il nostro impegno e presenza sul territorio, al fianco della cittadinanza, come abbiamo sempre fatto, siamo inoltre impegnati alla nascita del gruppo territoriale della città”, hanno dichiarato i portavoce ed i coordinatori Auriemma, Bruno, Caso, Castellone, Micillo, Nave, Ricciardi, Sportiello. 

Degli ex consiglieri hanno scelto di candidarsi Salvatore Pezzella a sindaco con una propria lista mentre Salvatore D’Agostino è nella lista Giugliano Democratica a sostegno del candidato a sindaco Diego D’Alterio. Hanno scelto di non ricandidarsi Stefano Palma, Rita Pennacchio, Stefano Ricciardiello. 

C’è delusione anche nel Pd per il mancato accordo col M5S: “Mi dispiace aver sentito in queste ore molti dirigenti territoriali un po’ delusi dalle scelte che sono state compiute. Cinque anni fa nessuno aveva scommesso su quegli accordi, in particolar modo su quello di Giugliano, invece alla fine ci hanno portato a vincere in Comuni che non erano assolutamente scontati. E anche se sapevamo che la battaglia era difficile c’era un grande entusiasmo. Oggi quell’entusiasmo rischia di perdersi”,  dichiara Marco Sarracino, responsabile Sud della segreteria nazionale del Pd, commentando la mancata alleanza tra M5s e dem in diversi Comuni della provincia di Napoli in cui si vota il 25 e 26 maggio.
Comuni grandi come Giugliano e Nola, ma anche Marigliano, Volla e Casavatore.

“Non c’è nessun tipo di fallimento nei Comuni in provincia di Napoli, perché la nostra alleanza con il Pd è assolutamente stabile e forte e il Comune di Napoli è un esempio. Non ci facciamo ingannare da qualche territorio dove ci sono delle condizioni particolari”, ha detto invece Roberto Fico, ex presidente della Camera. “Un esempio su tutti è Giugliano, dove abbiamo deciso di non presentarci anche perché c’è una commissione di accesso che deve completare una relazione e quindi aspettiamo i risultati, oltretutto siamo ora anche nella formazione del nostro gruppo territoriale del Movimento 5 Stelle. Abbiamo deciso di non presentarci ma non c’è un problema strutturale col Partito Democratico, assolutamente”. “Si parla di pochissimi territori – ha aggiunto – alcuni dei quali in condizioni particolari. Il Movimento ha fatto anche questa scelta, ma totalmente indipendente dalla Regione e dagli accordi che faremo anche in altri Comuni, non solo nel Napoletano o nella Campania”.

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