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giovedì, Marzo 28, 2024
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De Luca: “Due settimane di zona rossa, ma si torna in classe”. Si attende l’ordinanza

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“La brutta notizia non è il permanere della Campania in zona rossa ma i dati del Covid con 500 morti al giorno in Italia. Numeri che ci impongono di mantenere una posizione di grande rigore e prudenza: allentare ora la presa sui problemi significherebbe avere altri mesi di calvario”.

Così il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, rispondendo ai giornalisti al termine della riunione con l’Anas per il punto sui lavori di riapertura della statale amalfitana dopo la frana di due mesi fa. “Queste due settimane di sacrificio ci consentiranno di respirare. Se avremo i vaccini che ci servono siamo molto fiduciosi sul poter concludere l’immunizzazione di tutti i campani entro fine estate”.

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“Per raggiungere questo obiettivo abbiamo firmato il contratto per le dosi di Sputnik sperando che l’Aifa si decida a valutare il nuovo vaccino. In Campania abbiamo bisogno di somministrare oltre 9 milioni di dosi per immunizzare circa 4,7 milioni di cittadini. Un lavoro enorme che richiede vaccini. Qualcosa in più è arrivato, ma non basta”.

Sulle scuole

Dopo Pasqua potrebbe essere possibile riprendere le lezioni in presenza, riaprendo le scuole per la fascia dalle primarie e fino alla prima media; una decisione che andrà presa tenendo ovviamente conto dell’andamento del contagio e del monitoraggio continui dei dati sull’epidemia Covid in corso. A dirlo è il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, tornando su uno degli argomenti più controversi della gestione dell’emergenza in Campania: la chiusura delle scuole, con conseguente ricorso alla Dad, al centro di numerose proteste da parte sia dei genitori, sia degli insegnanti e di chi, a vari livelli, lavora nel mondo della scuola.

Le parole di De Luca

Abbiamo somministrato la prima dose a più del 90% del personale scolastico. Se il Governo è orientato le elementari e le prime medi e in zona rossa avere vaccinato il personale scolastico è un elementato di garanzia in più. Se avessimo avuto un vaccino anche per i ragazzi avremmo già vaccinato gli alunni. Quando sarà disponibile, fino ai 16 anni, lo faremo per gli alunni. Quando lo avremo, faremo anche un’operazione di questo tipo“.

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