Rimandata la decisione del Senato sugli arresti domiciliari al senatore Luigi Cesaro. La Giunta delle Elezioni e delle immunità del Senato ha il compito di autorizzare gli arresti del senatore di Forza Italia. Ma, convocata per ieri pomeriggio, ha rinviato tutto a data da destinarsi. Costretta a rimandare data l’assenza del capogruppo di Forza Italia Adriano Paroli perché in missione.
Le accuse a Cesaro
Il Giudice per le indagini preliminari (GIP) aveva richiesto la misura cautelare a settembre. Il senatore è accusato di concorso esterno per associazione mafiosa, ma si è sempre definito estraneo alle accuse. Il GIP aveva chiesto la misura cautelare a seguito di un’indagine della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli su presunti legami con il clan Puca di Sant’Antimo.
Le parole dei legali del Senatore Cesaro
I legali del senatore avevano fatto ricorso per la revoca della misura cautelare. Gli inquirenti accusano il senatore Cesaro ed i suoi fratelli imprenditori di aver fatto presunti favori al clan santantimese.
Alfonso Furgiuele e Michele Sanseverino, i due avvocati del senatore Cesaro dichiararono infatti: “All’esito di un primo rapido esame della motivazione del provvedimento, riteniamo che esso sia meritevole di una ferma censura, sia in ordine al profilo della gravità indiziaria sia a quello dell’esistenza e permanenza attuale delle esigenze cautelari. Pertanto, indipendentemente dalla decisione che sarà adottata dal Senato in ordine alla richiesta di autorizzazione all’arresto, intendono immediatamente proporre istanza di riesame al Tribunale ‘della libertà’ di Napoli“.
La richiesta è stata però rigettata dal Tribunale del riesame lo scorso ottobre.