C’è una svolta nella vicenda della scomparsa dei napoletani in Messico. Militari dell’esercito hanno tratto in arresto José Guadalupe Rodríguez Castillo, considerato uno dei responsabili del sequestro e della sparizione di Raffaele e Antonio Russo e di Vincenzo Cimmino.
Castillo, conosciuto anche come “El Quince” o con il soprannome di Don Lupe è ritenuto uno dei responsabili del Cártel Jalisco Nueva Generación: in particolare il suo ruolo sarebbe stato quello del controllo sulla polizia locale della cittadina di Tecalitlan che, lo scorso 31 gennaio, ha fermato i napoletani per poi consegnarli a membri del consorzio criminale che gestisce tutte le attività nell’area.
Resultado de investigaciones de @SEDENAmx @SEGOB_mx a través de @PoliciaFedMx y #PGR se logró identificar y ubicar a un coordinador regional de un grupo delictivo que opera en #Jalisco. Ayer @PGR_AIC detuvo en Zapopan, a 2 personas identificadas como José Guadalupe “N” y José “N” pic.twitter.com/reqNgsbHqh
— FGR México (@FGRMexico) July 30, 2018
“Un arresto eccellente, di colui che potrebbe essere il mandante del sequestro dei tre italiani in Messico, potrebbe presto rivelare informazioni sensibili sulla sorte dei tre nostri connazionali”. Lo riferisce all’Ansa l’avvocato Claudio Falleti, legale delle famiglie dei tre napoletani scomparsi in Messico (Raffaele Russo, 60 anni, il figlio Antonio Russo, 25 anni, e suo nipote Vincenzo Cimmino, 29 anni) di cui non si hanno più notizie dallo scorso 31 gennaio.
“Le forze dell’ordine hanno arrestato Josè Guadalupe Rodriguez Castillo – aggiunge l’avvocato – ritenuto a capo del cartello criminale Jalisco Nuova Generazione. Lo ho appreso da una conferenza stampa convocata per illustrare il blitz”.