16 C
Napoli
giovedì, Marzo 28, 2024
PUBBLICITÀ

Don Patriciello scende in campo per difendere Insigne: “Non c’entra niente con gli arresti, perché tirarlo in ballo?”

PUBBLICITÀ

Scende in campo in difesa di Lorenzo Insigne, con un articolo pubblicato sul quotidiano L’Avvenire, Don Maurizio Patriciello, parroco del parco Verde di Caivano. Il sacerdote è intervenuto dopo che diversi giornali hanno riportato la notizia che nel blitz antidroga eseguito ieri tra Frattamaggiore e Frattaminore sono stati coinvolti anche due parenti acquisiti dell’attaccante del Napoli. Indagine (LEGGI QUI I DETTAGLI DELL’OPERAZIONE) che naturalmente non ha coinvolto minimamente Insigne. Ed è per questo motivo che Don Patriciello ha scritto un articolo su Avvenire (LEGGI QUI L’ARTICOLO COMPLETO), di cui pubblichiamo qualche stralcio:

“Ogni uomo ha la sua storia. Diversa e, per tanti aspetti, uguale a quella degli altri uomini. Sacrifici, sofferenze, speranze. Traguardi da raggiungere, delusioni, forza di volontà. C’è chi, caparbio, non si arrende e chi, invece, al primo ostacolo ha già tirato i remi in barca. C’è chi può contare sull’aiuto e il sostegno della famiglia e chi deve fare tutto da solo.

PUBBLICITÀ

Ogni uomo ha la sua storia. Anche Lorenzo Insigne. Nato e vissuto a Frattamaggiore si è unito in matrimonio a Frattaminore, il mio paese. Fin da bambino, Lorenzo, è stato affascinato dal pallone. Giocava proprio bene. La sua carriera è sotto gli occhi di tutti. Insigne è rimasto un giovane semplice e affettuoso, un ragazzo di periferia.

Come tutti gli esseri umani ha i suoi pregi e i suoi difetti, ma è e rimane Lorenzo Insigne, calciatore famoso, responsabile delle proprie azioni. In questi giorni, in una retata delle forze dell’ordine, sono finite diverse persone, per lo più giovani. Sono tutti di Frattamaggiore e di Frattaminore. Due di essi sono imparentati con la moglie di Insigne: uno è suo cugino, l’altro, l’ex compagno della sorella. I due, come il resto della banda, erano dediti al traffico di droga.

A che servano queste sottolineature, proprio non lo so. O, forse lo so, ma mi viene difficile ammetterlo. Tirare in ballo un giocatore famoso in una storia squallida nella quale è coinvolto l’ex ragazzo della sorella della moglie, o un cugino della stessa, non aggiunge e non toglie niente alla notizia. A noi interessa sapere che le forze dell’ordine agiscono con successo sul nostro territorio.

Noi, e lo diciamo senza preamboli, gioiamo quando questi nemici della società vengono arrestati, e speriamo che la punizione inferta li porti a cambiare vita. Noi rimaniamo interdetti quando li rivediamo liberi per le strade a rifare quello che facevano, dopo aver scontato una pena durata troppo poco. A noi dispiace quando la loro disonestà porta danni psicologici, morali, materiali a parenti e amici innocenti, che col lavoro, l’impegno, la caparbietà si sono fatti strada nella vita. Noi avremmo fatto volentieri a meno di sapere che tra gli arrestati ci sono un ex cognato e un cugino della moglie di Insigne. Questa gente ha un nome, un cognome, una faccia. Ai giornali bastano e avanzano per dare la notizia senza danneggiare gli altri”. 

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Linea 6 metropolitana Napoli, in estate l’apertura dell’intera tratta

Entro l'estate sarà aperta l'intera tratta della linea 6 della metropolitana a Napoli, ad annunciarlo è il sindaco Gaetano...

Nella stessa categoria