Le famiglie Giannelli ed Esposito erano nemiche poiché entrambe volevano allargare la loro zona di influenza criminale ai quartieri vicini, ma alcune frizioni sarebbero state accantonate in nome degli affari. Secondo l’ultima indagine che ha colpito l’organizzazione criminale di Bagnoli, Cristian, figlio 33enne di Massimiliano detto ‘o Scugnato, avrebbe fatto affari con Alessandro Giannelli come accerterebbero le intercettazioni telefoniche richieste della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.
A metà del maggio del 2022 Cristian avrebbe parlato con il boss di Cavalleggeri, quest’ultimo detenuto nel carcere di Voghera e non indagato nell’inchiesta contro la mala flegrea. Giannelli sarebbe stato in contatto con il 33enne tramite dei cellulari al fine di poter comprare 5 kg di hashish dal figlio dello Scognato.
Nell’intercettazione di agosto 2022 Cristian sarebbe stato chiamato con il proprio nome da Giannelli, il quale fa riferimento al padre Massimiliano, mentre il figlio del boss di Bagnoli avrebbe parlato dei contrasti che lui e il fratello avrebbero avuto con il padre ‘o Scugnato.
L’individuazione di Cristian sarebbe stata confermata anche da un fedelissimo del boss di Cavalleggeri che, dopo aver saputo dell’accordo per la droga droga, avrebbe manifestato molti dubbi perché Cristian appartiene al clan Esposito con il quale vi erano stati contrasti.
Dalle mire degli Esposito su Fuorigrotta allo scontro con Giannelli
Il gruppo Esposito negli ultimi tempi avrebbe dimostrato un grande attivismo criminale, infatti, ha avuto frizioni con il clan Troncone per il controllo di Fuorigrotta mentre storico è lo scontro con i Giannelli
Il boss di Cavalleggeri d’Aosta, quando era detenuto, in un’occasione ebbe un messaggio da parte di un soggetto allo stato non identificato, in cui fu avvertito che Junior Esposito si era recato dai suoi uomini, mettendoli in contatto attraverso una videochiamata con il fratello Cristian.
Nell’occasione il 33enne aveva chiarito di essere lui a comandare, e nonostante gli interlocutori gli avessero rappresentato di essere uomini di Giannelli, Cristian Esposito ribadiva di essere lui a comandare e di non aver rispetto per nessuno cosicché Giannelli contattava direttamente il giovane inviandogli il seguente messaggio: “Allora stammi a sentire… oggi fra te e tuo padre ho messo la pace e continuerò a metterla… ma non mettetemi in mezzo… non mi mettete in mezzo… vi voglio bene e non mi mettete in mezzo… non fermate le cose dove noi mangiamo.. ti voglio bene… ma non mettete le cose dove noi mangiamo… quello è tuo padre… tu sei suo figlio… non andiamo oltre… Cristian… non andiamo oltre”.