“Mi stringo alla famiglia Musciacchio. Il piccolo Federico ha dato a tutti noi una lezione di coraggio e forza. Abbiamo combattuto tutti insieme a lui. Ci veglierà da lassù“. Lo scrive in un post pubblicato su Facebook, il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci commentando la morte di Federico Musciacchio, il bimbo tarantino di quasi 3 anni malato da Sma (atrofia muscolare spinale) di tipo 1.
Al piccolo la patologia era stata diagnosticata a pochi mesi dalla nascita. Nei giorni scorsi è stato colpito da una infiammazione al cervello che ha complicato il suo quadro clinico. Al bimbo, grazie a una raccolta fondi solidale, era stato somministrato il farmaco Zolgensma, uno dei farmaci salva vita più costosi al mondo. Tanti i messaggi di cordoglio postati sui social.
Il padre di Federico, Saverio, confratello della Congrega dell’Addolorata, lo scorso aprile nella processione del giovedì Santo era stato tra i portatori delle sdanghe (travi in legno) della statua dell’Addolorata in segno di devozione e di ringraziamento per il sostegno ricevuto per le cure al figlio. “Purtroppo il piccolo Federico Musciacchio – scrivono il padre spirituale don Emanuele Ferro e il commissario arcivescovile Giancarlo Roberti – ha concluso la sua breve esistenza terrena. L’intera confraternita si stringe intorno ai suoi genitori Saverio e Rossella e a tutta la sua famiglia”. L’immagine di Federico “affidato alla Vergine Addolorata all’uscita in piazza Immacolata – proseguono – ci ritornano alla mente con vigore mentre impetriamo dalla nostra Madre celeste il dono della consolazione e della speranza. Voglia il buon Dio essere vicino alla mamma e al papà di Federico difensori della vita e della salute senza risparmiarsi e con eroico coraggio”.