Arrestato per l’omicidio di Alice Neri è il tunisino 29enne Mohamed Bedoui Gaaloul. Il colpevole era scappato all’estero il giorno seguente all’omicidio. Appena ritrovato il corpo della vittima le forze dell’ordine hanno intrapreso le prime indagini fermando l’assassino al confine con la Svizzera.
Il ritrovamento del corpo di Alice Neri e la scoperta del colpevole
Dopo una serie di ricerche le forze dell’ordine hanno rinvenuto il corpo carbonizzato della vittima all’interno di un’automobile a Fossa di Concordia, nel Modenese. Da quel momento in poi sono partite le indagini. Il 18 novembre si è iniziato ad ipotizzare, dopo averlo fermato, che il colpevole fosse Mohamed Bedoui Gaaloul, tunisino di 29 anni. Soltanto, però, dopo aver preso visione del contenuto di alcune videocamere e dopo lunghi interrogatori i carabinieri di Modena sono arrivati alla conclusione che Mohamed Bedoui Gaaloul fosse l’artefice dell’omicidio. Grazie a queste prove lampanti gli altri sospettati tra i quali erano compresi il marito e un collega di lavoro della vittima hanno visto cadere ogni tipo di accusa mossa nei loro riguardi. L’arresto è avvenuto in Francia al confine con la Svizzera in quanto il colpevole si era apprestato alla fuga dopo aver commesso l’empio gesto.
La cattura dell’assassino dopo la sua fuga in Francia
Il servizio di polizia giudiziaria del commissariato locale, con il supporto della Brigata di ricerca e grazie all’intervento di Strasburgo hanno catturato Mohamed Bedoui Gaaloul a Mulhouse. L’uomo era già destinatario di un mandato di arresto emanato il 30 novembre dal gip del tribunale di Modena, su richiesta della Procura. Mohamed Bedoui Gaaloul spiega che era ricercato in Europa attraverso la collaborazione con Eurojust. Questo si è rivelato essenziale al fine della cooperazione giudiziaria e di polizia garantita dal servizio di cooperazione Internazionale di polizia con Francia, Svizzera, Grecia, Germania e Paesi Bassi.
