Un «governo di salute pubblica nel quale coinvolgere tutte quelle forze della città che si vogliono impegnare per il risanamento dei conti di una città in dissesto». È il progetto, più tecnico che politico di Stefano Stanzione, commercialista ed esponente dell’associazione Marano Viva. La sua non è però un autocandidatura. «Non ho ancora sciolto la riserva – dice – lo farò presumibilmente tra sabato e domenica». Ma cosa ha in mente nello specifico Stanzione? «Di pensare innanzitutto a ripianare i debiti di Marano», che ammontano all’incirca a 30 milioni di euro, attraverso «investimenti per il rilancio della città e una serie di attività che diano ai cittadini la speranza questo territorio possa risorgere. Bisogna impegnarsi in questo nei prossimi anni, la proposta politica potrà arrivare solo in un secondo momento perché il passaggio principale deve essere quello di mettere in sicurezza l’economia, attraverso una guida esperta». Ma ci sono dei paletti ben precisi che l’esponente di Marano Viva fissa: «Sicuramente non ci potremmo rivolgere a chi ha contribuito a portare la città in questo stato (dunque i governi cittadini di sinistra, centrosinistra e centrodestra degli ultimi anni ndr.) ma a tutte quelle forze sane, dal centrodestra al centrosinistra, che credono nel percorso di rinascita».
Ma intanto in queste settimane hanno lanciato la propria candidatura a sindaco diversi soggetti: si va da Rodolfo Visconti per il Pd a Stefania Fanelli della Città dei Diritti passando per l’avvocato Rosario Pezzella del Movimento Civico Maranese, Lorenzo Alfè di Lorenzo Alfè 57-Uomini Liberi’’ a Giuseppe Alviti di Identità Meridionale, che ha annunciato nelle scorse ore la sua discesa in campo.