Dopo una lunga attesa a causa dell’autopsia da effettuare sui tre corpi, è stata decisa la data dei funerali dei tre ragazzi morti nell’esplosione in via Patacca a Ercolano, lo scorso 18 novembre.
Domani si terranno i funerali di Samuel Tafciu, mentre lunedì quelli delle gemelle Sara e Aurora Esposito. I familiari potranno così dare l’ultimo saluto ai propri cari.
Esplosione a Ercolano, c’è la data dei funerali: domani quelli di Samuel, lunedì quelli di Sara e Aurora
Per Samuel, il 18enne albanese, la decisione è spettata ai genitori in quanto di religione musulmana. Le esequie muoveranno domani alle 11 dalla casa dell’estinto in via Linguetti ad Aversa e proseguiranno per il locale cimitero.
Per le gemelle 26enni Aurora e Sara ci sarà il rito cattolico lunedì alle 11 nella chiesa Collegiata Santa Maria delle Grazie di Marigliano. Il sindaco Peppe Jossa si è fatto carico dei funerali. Intanto vanno avanti le indagini, nelle scorse ore arrestato Pasquale Punzo, proprietario di fatto della fabbrica abusiva.
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Si è avvalso della facoltà di non rispondere ma ha rilasciato dichiarazioni spontanee al gip per dire che in tutta questa vicenda lui non c’entra.
Terminata a Napoli l’udienza di convalida del provvedimento di fermo emesso dalla Procura e notificato dai carabinieri di Ercolano al 38enne Pasquale Punzo, nell’ambito delle indagini sull’esplosione avvenuta nell’abitazione di via Patacca, a Ercolano, in provincia di Napoli, trasformata in una fabbrica abusiva di fuochi di artificio illegali.
Nella tragedia hanno perso la vita le gemelle Sara e Aurora Esposito, di 26 anni, e il 18enne Samuel Tafciu.
I sostituti procuratori Stella Castaldo e Vincenzo Toscano contestano all’indagato omicidio volontario plurimo con dolo eventuale, detenzione e fabbricazione di materiale esplodente non convenzionale e anche il reato di caporalato.
Il 38enne si è dichiarato totalmente estraneo all’intera vicenda, negando tutte le accuse che gli sono state rivolte dai familiari delle vittime quando sono stati ascoltati dai magistrati. Secondo i racconti della madre delle gemelle, delle altre due sorelle delle vittime e dei parenti del giovane albanese, era Punzo a gestire la fabbrica abusiva, andando a prendere a casa i tre per portarli nella baracca di contrada Patacca per poi riportarli a casa la sera.
Alle gemelle e alla loro madre intestate alcune società da Punzo
Ancora, secondo i racconti Sara e Aurora Esposito, le due lavoravano per Punzo da almeno un anno, prima attaccando gli adesivi sui fuochi d’artificio nella loro casa di Marigliano, mentre da qualche settimana, da quando si erano trasferite a Ponticelli in un’abitazione messa a disposizione dall’uomo, l’attività si era spostata nella baracca luogo della tragedia.
Inoltre i familiari delle gemelle hanno raccontato che Punzo per un periodo aveva intestato delle società alle sorelle e alla loro madre, dando loro in cambio 800 euro al mese per il ruolo di prestanome. Dagli accertamenti è emerso che, effettivamente, sia le ragazze sia la madre avevano o avevano avuto dei ruoli in diverse società.