Lo scontro interno alla famiglia Attardo
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Secondo la ricostruzione degli inquirenti Michele e Pasquale Attardo insieme al padre sarebbero stati allertati da Maietta che li aveva avvisati che quella sera era in corso una rissa a piazza Poderico. Il commando, armato di pistola e coltelli, avrebbe alla fine mandato due persone in ospedale. Come si evince da una serie di intercettazioni presenti nel decreto da tempo era in corso una faida familiare che vedeva contrapposti i nuclei di Salvatore e di Gaetano (non indagato nel provvedimento), tensioni rivelate agli inquirenti da una conversazione captata nei giorni successivi al raid tra una delle vittime e suo cognato in cui si fa riferimento ad un episodio analogo avvenuto mesi prima: “Quella sera stava non lo so ora chi di tutti e due E dicesti Qua a questo e cosa gli devo combinare lo stesso pensiero che ti facevi tu se lo facevano anche loro”.
Rilevante sul punto risulta essere anche un’altra conversazione nel corso della quale una delle vittime dice ad un’altra persona non identificata che non immaginava la cattiveria di Salvatore Attardo e che potesse arrivare a tanto. L’altra persona gli dice chiaramente: “Quella l’ha sempre avuta. Ma uno che si ruba
i soldi del fratello, ruba i soldi del padre qualcosa deve avere che non va o no?”.