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domenica, Maggio 5, 2024
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Femminicidio di Ornella Pinto, la Pg chiede l’ergastolo per l’ex convivente

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La Procura generale ha chiesto la conferma dell’ergastolo per l’omicidio di Ornella Pinto. Niente sconti per l’ex convivente della donna uccisa sua abitazione a San Carlo all’Arena. In aula, come riporta il Mattino, il pg Musto ha chiesto la conferma della massima pena per Pinotto Iacomino. L’uomo ha sempre provato a difendersi sul delitto sostenendo che non sia stato premeditato, bensì nato nel corso di un litigio.

FEMMINICIDIO DI ORNELLA PINTO: LA PRIMA CONDANNA

Nel maggio 2022 la prima sezione della Corte di Assise di Napoli, presidente Teresa Annunziata e giudice a latere Giuseppe Sassone, ha condannato all’ergastolo Pinotto Iacomino. L’uomo è accusato di avere ucciso la sua compagna, l’insegnante di sostegno di 40 anni Ornella Pinto, madre di un bambino di 5 anni, all’alba del 13 marzo 2021 a Napoli.

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Un femminicidio commesso malgrado la presenza del bambino in casa. Al termine della sua requisitoria il sostituto procuratore di Napoli Fabio De Cristofaro (della sezione Fasce Deboli, coordinata dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone) ha chiesto la massima pena per l’imputato che, secondo gli inquirenti, si recò a casa della convivente, alle prime ore del giorno, già armato di un coltello.

La sentenza è giunta al termine della camera di consiglio iniziata poco prima delle 15, subito dopo l’arringa difensiva dell’avvocato Mario Terracciano, legale di Iacomino, durata quattro ore e mezza e conclusa con la consegna ai giudici di una memoria di oltre 114 pagine, incentrata sull’insussistenza delle tre aggravanti contestate: la stabile convivenza, la premeditazione e la particolare crudeltà (13 coltellate furono inferte quella mattina).

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