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Gran Premio del Principato di Monaco, il GP del lusso, del glamour, la storia della F1. Circuito amato e odiato da tutti i piloti, è notevole la sua difficoltà ed il quasi nullo margine di errore, ma tutti, davvero tutti, sognano di vincerlo almeno una volta nella vita. Facciamo un breve punto della situazione. Mercedes dovrebbe portare la tanto annunciata versione B della macchina con l’intenzione di colmare il gap con Red Bull. Intanto insistenti rumors spingono Hamilton verso la Ferrari, con ingaggio di 40 milioni di sterline all’anno, con partenza di Sainz, per formare un dream team con Leclerc.
Quanto ci sia di vero è ancora presto per dirlo, ma non è un segreto che lo stesso Hamilton ha spesso ammesso di aver sempre voluto guidare una Ferrari in F1, ma troppi punti interrogativi circondano la notizia, vedremo. E quindi si arriva nel cortile del Principe Alberto con una Red Bull al momento imprendibile e con il nefasto ricordo del disastro al box Ferrari dello scorso anno che consegnò la vittoria a Perez. Attenzione però, Montecarlo è l’unico circuito al mondo dove a prevalere è la capacità del pilota e non del mezzo, dove devi inventarti il sorpasso là dove non si sorpassa, 72 giri ad alta tensione in cui è vietato distrarsi o rilassarsi.
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