16.9 C
Napoli
martedì, Maggio 7, 2024
PUBBLICITÀ

Fiumi di droga alla Sanità, scarcerato il suocero del ras Giglio

PUBBLICITÀ

Colpo di scena al Riesame per uno dei maggiori indagati dell’operazione che ad inizio anno ha stanato il gruppo Giglio attivo al rione Sanità. L’ottava sezione ha infatti scarcerato Renato Frenna, padre di Loredana Frenna e soprattutto suocero di Antonio Giglio indicato come il vertice del gruppo specializzato nell’approvvigionamento e alla vendita al dettaglio di ingenti quantitativi di hashish e marijuana. Decisive le argomentazioni del legale di Frenna, l’abile Gandolfo Geraci, che è riuscito a smontare le accuse a carico del suo assistito accusato di aver fatto da appoggio allo droga nel garage di proprietà della moglie. La tesi del legale alla fine ha portato alla scarcerazione di Frenna. Il blitz era scattato ad inizio anno: le indagini della squadra mobile avevano documentato come la compagine in questione fosse in grado di assicurare ai propri clienti forniture di sostanze stupefacenti senza soluzione di continuità, grazie ad un consolidato sistema di piazze di spaccio “itineranti”. Questo peculiare modus operandi prevede che alcuni sodali ricevano telefonicamente l’ordinativo dal cliente di turno e, concordati luogo e ora per la consegna dello stupefacente, trasmettano l’ordine ai vari pusher al servizio dell’organizzazione, affinché perfezionino la cessione.

Lo spaccio non si fermava neanche col Covid

Le attività investigative hanno consentito di appurare come l’organizzazione non avesse ridotto la sua attività delittuosa neanche durante le misure restrittive derivanti dal dilagare della pandemia da Covid-19: la stessa, infatti, poteva contare su una nutrita schiera di pusher, appoggi “volanti” e custodi dello stupefacente.

PUBBLICITÀ

Ulteriore punto di forza del sodalizio era costituito dalla capacità di far fronte, all’occorrenza, anche alle eventuali richieste di cocaina dei propri clienti, grazie al “mutuo soccorso” garantito da un’autonoma piazza di spaccio facente capo a uno degli indagati.

Contestualmente all’esecuzione delle misure cautelari personali, sono stati sequestrati, ad alcuni degli esponenti del sodalizio criminale, beni mobili e immobili, tra i quali due autorimesse, 54mila euro in contanti, oltre a numerosi rapporti bancari.

 

L’articolo precedente. Spaccio tra i vicoli, la madre di Giglio sgridava i pusher

Una figura matriarcale avrebbe fatto da collante tra l’attività criminale del figlio e quella dei pusher: si tratta di Mariarca Catuogno, madre di Antonio Giglio. Secondo la Procura di Napoli l’uomo è ritenuto al vertice di un’associazione che, dal quartiere Sanità, avrebbe gestito il traffico di hashish e marijuana dal 16 novembre 2019 fino alla fine del mese di novembre 2020.

L’AIUTO DELLA MAMMA

Per l’attività criminale Giglio avrebbe avuto a disposizione auto, moto, cellulari, garage e abitazioni, inoltre, avrebbe contato su una rete di fornitori, pusher, custodi ed appoggi volanti utili alla consegna della droga ai clienti. Infine i venditori volatili si sarebbero poi recati nei diversi luoghi individuati su indicazioni di due registe: Mariarca Cotugno e Loredana Frenna, rispettivamente madre e moglie di Giglio.

Nel marzo del 2020 Cotugno avrebbe rimproverato il pusher arrestato per essere stato scoperto con un grosso quantitativo di droga con il quale effettuava le consegne per strada. Inoltre la donna avrebbe sempre raccomandato ai pusher del gruppo di girare con piccole dosi per evitare l’arresto e la perdita della droga. Emblematica è una conversazione intercettata e inclusa nell’ordinanza di custodia cautelare.

Mariarca Cotugno: “Cioè proprio assurdo a camminare con una cosa sana addosso…ma io ve lo dico sempre però hai capito”. 

Il pusher“No, se parli tu non posso parlare io ….Sul bene dei bambini tenevo quattordici cosi, perché ne avevo presi undici per Chicco e ne tenevo tre io addosso per fatti miei”

Gli affari d’oro dei pusher della Sanità, 2 milioni di euro incassati in pieno covid

Il covid non ha bloccato gli affari dei pusher alla Sanità, nonostante il periodo di lockdown,  hanno incassato circa 2 milioni di euro. I venditori volatili, tantissimi quelli impiegati per tenere alti i ritmi dello spaccio, malgrado trattassero esclusivamente hashish, erano in grado comunque di accontentare i clienti che chiedevano cocaina indirizzandolo ai colleghi di una piazza di spaccio amica.

 

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Spaventoso incidente a Napoli, auto si ribalta in Via Acton

Spaventoso incidente questa mattina a Napoli. Un'auto si è ribaltata in via Acton a pochi metri di distanza dalla...

Nella stessa categoria