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giovedì, Aprile 25, 2024
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Frana Ischia, la Procura avvia indagine su abusivismo e demolizioni mancate

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Accertare se le abitazioni travolte dall’alluvione e presenti in quell’area erano abusive e se pendeva un provvedimento di demolizione: sono le prime domande alle quali la Procura di Napoli vuole dare una risposta attraverso le indagini scattate subito dopo la tragedia di Casamicciola. Ma l’attività di accertamento – il fascicolo è stato aperto ipotizzando, per ora, il reato disastro colposo – non riguarderà solo la zona devastata dallo smottamento.

Parroco di Casamicciola: ‘L’abusivismo è un problema su tutta l’isola. I cittadini maturino coscienza del bene comune’

”Morti nel fango, è terribile, siamo tutti emotivamente provati. Gli sfollati stanno aumentando, ci sono ancora zone in pericolo e per sicurezza la Protezione civile sta

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facendo sfollare le persone che vengono accolte negli alberghi. Questo è il momento della vicinanza e della preghiera ma poi ci dobbiamo domandare abbiamo fatto tutta la nostra parte perché questa tragedia non avvenisse?”. Lo dice Don Gaetano Pugliese, parroco di Sant’Antonio a Casamicciola e vicario generale della Diocesi di Ischia.

”Se in 13 anni abbiamo avuto sullo stesso territorio tre episodi di questo genere, si capisce che quella zona va curata e protetta e non ci si può andare ad abitare. L’abusivismo è un problema su tutta l’isola. I cittadini devono maturare una coscienza del bene comune, se io guardo solo il mio piccolo interesse è un rischio per tutti. Come parroco e come cristiano sento questa responsabilità”.

Detto questo, sottolinea Don Gaetano Pugliese, la ”scossa di solidarietà” è in continuo aumento. ”In due centri diocesani della Caritas, uno a Ischia e una a Forio, ci si sta organizzando per sostenere la Protezione civile. Molti gruppi di giovani si sono messi a spalare il fango, ci si organizza per portare pasti caldi ai soccorritori e agli sfollati. Stanno arrivando molte chiamate anche da fuori, soprattutto dalla zona di Napoli, di persone e gruppi che offrono la loro disponibilità per aiutarci in qualche modo. Una coscienza collettiva di solidarietà che fa ben sperare, è ora di pensare nell’ottica del bene comune”.

Casamicciola, dopo la tragedia in moto la macchina della solidarietà

Una imponente macchina di aiuti si è messa in moto per l’alluvione di Casamicciola. Sin dalle prima ore successive alla tragedia infatti numerosi ischitani hanno raggiunto piazza Maio per prestare i primi soccorsi portando acqua, cibo e attrezzi per spalare il fango seguiti subito dopo da diverse associazioni di volontari, almeno 5, che operano sui luoghi del disastro sotto il coordinamento della regione Campania.

Una decina di alberghi stanno ospitando gli sfollati, arrivati nel frattempo a 260, molti dei quali stanno fornendo oltre all’alloggio anche i pasti; per quelli che non sono attrezzati provvede la Carità ischitana che prepara oltre 400 pasti al giorno e che sta ricevendo da ieri l’aiuto di alcuni grossisti di generi alimentari sensibilizzati da Federalberghi Ischia, l’associazione degli albergatori isolana.

Intanto è partita la raccolta di indumenti per chi ha perso tutto sotto la valanga di fango staccarsi dall’Epomeo: Caritas ed altre associazioni stanno raccogliendo tra gli abitanti dell’isola giubbotti, calzini, pigiami e maglioni ma servono pure thermos e prodotti per l’igiene personale. Agli scampati alla tragedia ed ai soccorritori arrivano di continuo bevande e pasti caldi, da tanti cittadini e numerosi bar e ristoranti che non vogliono far mancare la loro solidarietà a chi, in queste ore, soffre o lavora per riportare l’isola alla normalità.

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