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venerdì, Aprile 26, 2024
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“Amo la pace, ma se vuoi l’inferno sarò Satana”. Il ‘Gomorra style’ del killer di Ciccio, 3 ricercati

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“Amo La Pace, Ma Se Vuoi L’Inferno Sarò SATANA…”. Queste ed altre frasi in stile Gomorra sono pubblicate sulla bachecha facebook di Francesco Schiattarelli, con piccoli precedenti per furto, residente nel quartiere San Carlo all’Arena, costituitosi nel carcere di Secondigliano nell’inchiesta sull’omicidio di Francesco Augieri, il 23enne accoltellato a morte lo scorso 22 agosto a Diamante. Il diciannovenne si è costituito nel carcere di Secondigliano a Napoli. Il giovane, sulle cui tracce erano i carabinieri della Compagnia di Scalea, con il coordinamento del Procuratore di Paola, Pierpaolo Bruni, presentava ferite al volto che avvalorano il suo pieno coinvolgimento nella lite nata per futili motivi nelle vie antistanti il centro storico di Diamante.

La figura di Francesco Schiattarelli ed i complici

L’indagine sull’omicidio di Augieri non è finita qui. Sarebbero ricercati altri 3 giovani che avrebbero partecipato, con ruoli diversi, alla rissa sfociata poi nell’omicidio di Ciccio. Francesco Schiattarelli ha già avuto problemi con la giustizia. Un mondo, quello del crimine, che affascina il giovane napoletano. Basta farsi un giro sulla sua bacheca social per accorgersi di frasi, dediche e post sulla criminalità. Dalle citazioni di Gomorra a foto di personaggi famosi e pistole.

L’inchiesta della procura di Paola

 

La procura della Repubblica di Paola, sta cercando di definire compiutamente i ruoli degli altri soggetti coinvolti nella vicenda. Nei confronti del diciannovenne napoletano la Procura di Paola ha emesso un provvedimento di fermo d’indiziato di delitto armato oltre che dal procuratore Bruni anche dal sostituto Francesca Maria Cerchiara. I militari di Scalea, che erano sulle tracce del ragazzo, con il supporto dei colleghi della Compagnia di Napoli Stella, hanno effettuato numerose perquisizioni domiciliari a casa di suoi parenti e amici.

La ricostruzione della rissa

Secondo quanto è stato ricostruito, la notte dell’omicidio di Augieri, che era in compagnia di
un amico, anch’egli napoletano di 29 anni rimasto ferito, il gruppo capeggiato dal fermato
aveva avuto un primo diverbio proprio con il ventinovenne a causa di una spinta
involontaria. Successivamente si sarebbe vericata una nuova discussione, ancora più
accesa nella piazzetta Padre Pio. Dalle parole si sarebbe passati alle vie di fatto, venendo
alle mani. A quel punto il diciannovenne ha estratto un’arma da taglio con la quale ha
vibrato il fendente mortale contro la vittima, ferendo anche l’amico.
Proprio oggi a Cosenza, in un clima di grande commozione, si sono svolti i funerali di
Francesco Augieri.

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