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venerdì, Maggio 17, 2024
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Fila di ambulanze negli ospedali ma posti letto disponibili: il giallo sui dati Covid in Campania

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Da una parte le file delle ambulanze all’esterno dell’ospedale Cotugno e le telefonate all’Asl per chiedere un ricovero, dall’altra il bollettino regionale che indica i posti letto liberi. Mistero sui dati relativi ai parametri utilizzati per la classificazione del rischio Covid-19 in Campania. Il Ministero della Salute ha chiesto all’Unità di crisi regionale delle delucidazioni. Gli operatori sanitari parlano di ospedali in affanno mentre il bollettino sottolinea che ci sono 1.800 posti letto occupati su più di 3.000 disponibili.

Dalla Regione spiegano che i posti letto in più deriverebbero dalla trasformazione di altre postazioni già presenti, un processo che in un solo giorno aumenterebbe di mille persone la capienza della degenza. Gli stessi posti di terapia intensiva sono ora 640 quando erano 335 lo scorso marzo.

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Contraddizione che secondo il Mattino sarebbe destinata a finire al centro di un fascicolo della Procura di Napoli, che in questi mesi non ha mai sottovalutato alcun aspetto dell’emergenza coronavirus, specie per quello che riguarda le risorse in campo e i servizi erogati alla popolazione regionale. Ma stamattina la procura di Napoli, in una nota ufficiale diramata dal Procuratore Capo Mennillo, ha smentito la notizia dell’apertura dell’inchiesta di questo tipo che invece riguarda Genova.

La nota della Procura di Napoli

“In relazione alle odierne notizie di stampa. secondo le quali sarebbero state avviate indagini preliminari sull’ipotizzata falsità di dati sanitari rilevanti per la gestione dell’emergenza epidemiologica in Campania, si sottolinea che nessuna iniziativa è stata assunta né tanto mene annunciata da questo Ufficio”.

Procura Genova verifica dati Covid

Anche i dati trasmessi da Genova a Roma per la determinazione delle zone di rischio, con le relative misure per il contenimento del Coronavirus, finiscono sotto la lente della procura di Genova. “Stiamo verificando cosa sia stato inviato al ministero della Salute – spiega una fonte investigativa – e se siano dati corrispondenti alla realtà del nostro territorio”.

La Liguria lunedì è stata inserita in fascia gialla, quella a basso rischio.

    La procura nei giorni scorsi aveva aperto una inchiesta “conoscitiva”, senza ipotesi di reato, dopo le immagini di pazienti in ambulanza in attesa per ore prima di essere visitati negli ospedali per verificare se un piano anti Covid è stato messo a punto nei tempi previsti. Nei giorni scorsi, nel mirino degli investigatori era finita Alisa, l’agenzia della sanità della Regione. Gli inquirenti vogliono capire se, a fronte delle previsioni dell’arrivo di una seconda ondata e dell’aumento esponenziale di casi già da settembre, la struttura sanitaria abbia messo in piedi il piano per affrontare la pandemia anche approntando strutture esterne dove ricoverare i casi meno gravi.

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