Un’odissea lunga oltre 10 giorni quella vissuta da Gianni Fiorellino ancora in isolamento, dallo scorso 8 ottobre, quando il cantante è risultato positivo al Covid. Immediato il provvedimento di chiudersi in casa insieme alla famiglia e contattare, come da protocollo, il medico di base. Il dottore a nome della famiglia del cantante chiede all’Asl Napoli 3 Sud di effettuare quattro tamponi a domicilio. Dopo una prima chiamata c’è il totale silenzio da parte dell’Azienda Sanitaria Locale. L’Asl il giorno 13 ottobre, tramite un operatore sanitario si presenta a casa di Fiorellino per effettuare il tampone a moglie e figli, mentre Gianni dovrà aspettare altri due giorni per il suo.
Il 14 arrivano i risultati che rivelano che il figlio più grande, Mattia era positivo al Covid. Dei risultati di Gianni Fiorellino nessuna traccia. il cantante preoccupato cerca di mettersi in contatto con L’Asl e dopo numerose chiamate arriva una risposta. Fiorellino chiede di ricevere per e-mail il risultato (positivo al Covid) ma per un errore di battitura o trascrizione dell’indirizzo, il messaggio di posta al cantante non è mai arrivato. Come si evince da una storia Instagram pubblicata dallo stesso Gianni Fiorellino:
“Oramai sono 11 giorni in isolamento, senza un riferimento e una linea guida, senza sapere se il tampone è positivo o negativo. Istituzioni inesistenti.”, scrive il cantante sui social.
Poi il colpo di scena arriva dal manager del cantante che rivela che un ragazzo l’ha contattato e ha ricevuto il risultato del test del cantante sul suo indirizzo e-mail avendo i due lo stesso nome e un indirizzo di posta molto simile. Dunque l’Asl ha inviato a uno sconosciuto un documento privato, violando tutte le leggi sulla privacy.
Dunque anomalie dagli strascichi assurdi e preoccupanti per il quadro epidemiologico in Campania e la gestione totale della pandemia.
Per seguire tutte le notizie collegati al nostro sito oppure vai sulla nostra pagina Facebook.