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Giugliano ancora senza giunta, manca l’accordo sulle quote rosa e deleghe ‘pesanti’

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Si stanno prolungando più del previsto i tempi per la nomina della giunta nella terza città della Campania. A due mesi dalla vittoria delle elezioni ed un mese dalla proclazione, il primo cittadino Diego D’Alterio non ha composto ancora la squadra di governo.

Il sindaco si sta dividendo tra gli impegni istituzionali, le varie emergenze che si stanno susseguendo al Comune – crisi idrica in fascia costiera, roghi e rom su tutto – e la necessità di trovare nel più breve tempo possibile la quadra sul nuovo esecutivo. Non mancano gli intoppi, a partire dalla questione quote rosa che pare il vero punto su cui si stenta a trovare una soluzione. L’unica donna certa al momento dovrebbe essere Bianca Perna in quota Giugliano Democratica, la quale dovrebbe ottenere la carica di Vicesindaco e la delega ai Servizi sociali. Sembra certa la nomina di Alfonso Sequino per Italia Viva mentre nel Pd manca ancora l’accordo. Il nome dell’avvocato Marco Sepe – caldeggiato dal commissario cittadino del Pd Francesco Dinacci – non sembra trovare piena adesione all’interno di tutto il partito, mentre sembra che alla fine Ilaria Fasano resti a ricoprire il ruolo di consigliera comunale.

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Per Giugliano Democratica l’altro nome di assessore è quello di Gennaro Guarino il quale dovrebbe ottenere la delega ai Lavori Pubblici. Restano da definire le nomine per le altre liste: Comitato Civico Costiero, Lista Guarino e Azione, da cui il sindaco D’Alterio si aspetterebbe figure femminili per trovare la quadra sulle quote rosa, ma al momento le liste propongono solo nomi di professionisti uomini. Per quanto riguarda il Comitato Civico Costiero, una delle sorprese delle ultime elezioni, non saranno nè Vincenzo Risso nè Chiara Giunta a ricoprire il ruolo di assessore ma è stato fatto il nome di un professionista che ha ricoperto incarichi importanti anche in altri comuni dell’hinterland napoletano. Azione, invece, ha inizialmente proposto il nome di Paolo Russo ma per uscire dall’impasse delle quote rosa la lista di Calenda potrebbe optare per una donna: i nomi in lizza sono quelli di Anastasia Katsivelos, la quale però è bloccata dal veto imposto dal sindaco riguardante l’ingresso dei consiglieri in giunta, e di Maddalena Ruberti, docente di Chimica presso il liceo De Carlo di Giugliano.

Insomma l’accordo ancora non c’è ed i problemi da affrontare sono tanti. Il sindaco D’Alterio al momento sta tamponando le varie emergenze anche grazie all’aiuto dei dipendenti comunali, ma vorrebbe chiudere in tempi brevi la giunta, anche prima della proclamazione degli eletti che dovrebbe arrivare a giorni, per dare lo slancio.

LE CRITICHE DELL’OPPOSIZIONE

Il ritardo nella proclamazione della giunta ha fatto storcere il naso a diversi consiglieri comunali di opposizione i quali non hanno lesinato critiche. Duro l’intervento di Michela Fato, di Noi Con Giugliano: “Sono alla prima esperienza politica ma da professionista impegnata sul territorio, che ha sempre vissuto per il territorio, non mi sento affatto inesperta. Ma se c’è una cosa che non mi piace in questo avvio di consiliatura è la totale mancanza di amore verso il paese che risiede in alcuni settori della politica.
Sono schietta, chi mi conosce lo sa. Diretta e senza peli sulla lingua. Non mi piacciono le polemiche sterili ma se c’è un problema, va posto ed affrontato, soprattutto se riguarda il bene di Giugliano, l’efficienza dell’amministrazione: non si possono ancora anteporre gli interessi, seppur legittimi, del piccolo orticello a quelli prioritari legati all’interesse collettivo. Chi sceglie questo percorso non ha capito il momento che la città vive e non nutre nemmeno amore verso questa terra.
E qui lancio un appello al sindaco: vuoi dimostrare di meritare la fiducia ricevuta dai giuglianesi? Non farti ancora tirare per la giacca.
Giugliano vive una situazione di estrema difficoltà. Storica. E non c’è bisogno ancora di spiegarla. È assurdo che la nuova amministrazione non parta perché in maggioranza si litiga sui posizionamenti, su quale poltrona sia migliore o più funzionale agli interessi politici di parte, al singolo gruppo, al singolo consigliere. Questa si chiama politica? Assolutamente no.
Tocca al sindaco Diego D’Alterio non farsi tirare ulteriormente per la giacca da una maggioranza eterogenea, nata per vincere ma non certo per governare. Le condizioni sono già emergenziali. Non è possibile assecondare chi ancora oggi, nonostante tutto, antepone i propri interessi politici a quelli della città. Possibile che non si riesca a nominare la giunta perché alcuni consiglieri hanno già iniziato a litigare sulle poltrone?”. 

Anche Francesco Mallardo è molto critico: “Tutti ne parlano, nessuno l’ha vista.
Il sindaco è stato eletto, ma la città è ancora senza una giunta. Perché? Perché nella maggioranza non si fa politica, va di moda un nuovo sport: “il tiro per la giacca”. Il sindaco? Preso a strattoni dai suoi stessi alleati, ognuno vuole il suo assessore, la sua poltrona, la sua fetta. Altro che visione, altro che bene comune, altro che programma per la città, rinnovamento e discontinuità con il passato; qui si tratta di accontentare equilibri, correnti, famiglie (politiche… si fa per dire). E intanto Giugliano aspetta. Aspetta che si riapra corso campano, aspetta che si risolva il grave problema idrico in zona costiera, aspetta chi deve pulire le strade, chi deve occuparsi delle scuole, dei trasporti, della sicurezza. Ma pare che la priorità sia un’altra: i consiglieri ed i partiti di maggioranza si preoccupano di capire CHI SI SIEDE E DOVE, QUALE POSTO OCCUPERÀ. Come spartire potere, incarichi, indennità.
Stando ai bene informati, proprio coloro i quali, in campagna elettorale maggiormente parlavano di rinnovamento, pare siano oggi i più fastidiosi ed i più ostinati nel tenere in scacco Complimenti a chi prometteva cambiamento. È bastata qualche settimana per capire che le vecchie abitudini… non vanno mai in pensione. Altro che governo del territorio: sembra una rissa per il telecomando. E questo sarebbe il “nuovo corso”? Se questo è l’inizio, figuriamoci l’arrivo”.

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiano Il Roma
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