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sabato, Maggio 4, 2024
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Giuseppe Borrelli morto mentre lavorava, il 25enne di Volla era stato assunto un mese fa

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Si chiamava Giuseppe Borrelli, di 25 anni, il lavoratore deceduto ieri a San Marco Evangelista (Caserta) nello stabilimento dell’azienda Laminazione Sottile.
Il giovane risiedeva a Volla e secondo quanto emerso dai primi accertamenti effettuati dai poliziotti del Commissariato di Maddaloni e dal personale dell’Asl di Caserta, il giovane pare fosse stato assunto appena un mese fa, ad inizio febbraio.
Ieri sera l’incidente è avvenuto poco dopo le 19, quando il ragazzo era da solo ed era alle prese con un macchinario, in cui poi è stato ritrovato senza vita da un collega; il 25enne presentava profondi tagli alla parte superiore del corpo.

Sarà l’autopsia a chiarire le cause del decesso.

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Sull’infortunio mortale la Procura di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un fascicolo per omicidio colposo.

Il dramma dei morti sul lavoro

Gli ultimi quattro morti di lavoro, che portano il totale dell’anno a 205 (esattamente come il 12 marzo 2023), si sono registrati nelle quattro regioni che svettano in testa alla poco onorevole classifica dei lavoratori deceduti: nell’ordine sono Lombardia, Campania, Emilia Romagna e Toscana.
Giuseppe Borrelli, Peppino, aveva 25 anni, viveva a Volla (Napoli) e lavorava per la Laminazione Sottile di San Marco Evangelista (Caserta). Martedì 12 marzo, a sera, è morto intrappolato tra i rulli di una macchina per la lavorazione dell’alluminio. È la ventitreesima vittima del lavoro in Campania in questo inizio 2024, un morto ogni tre giorni.
Alle 6 del mattino, a Ferrara, era morto il 54enne Maurizio Masi: andava al lavoro in scooter alla Sate, azienda editoriale e grafica di Cona. Lungo il tragitto ha avuto un incidente frontale con una vettura che procedeva in direzione opposta ed è morto sul colpo.
Due ore più tardi, intorno alle 8, alla Ghirardi Marmi di Carpenedolo (Brescia), il 43enne albanese Andi Rexhepi è precipitato dal tetto di un magazzino, sul quale con i colleghi della Mocam di Piancogno stava montando nuovi pannelli. Secondo le testimonianze, nessuno dei lavoratori era agganciato a una linea salvavita. Andi, che viveva a Turate (Como), lascia la moglie e una figlia di 16 anni.
Lunedì 11 marzo intorno alle 21 il 53enne Massimo Salani è morto a Scandicci (Firenze), schiantandosi con il furgone della sua piccola impresa edile sotto un tir fermo per un guasto nei pressi dello svincolo della Fi Pi Li.
Marzo 2024: 29 morti (sul lavoro 21; in itinere 8; media giorno 2,4)
Anno 2024: 205 morti (sul lavoro 152; in itinere 53; media giorno 2,8)

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