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venerdì, Aprile 19, 2024
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Gli Esposito e gli orologi con il marchio Napoli, a Cannavaro una percentuale

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«Vabbuò, della quota mia gli do il 5% e lui ci fa mettere la pubblicità sopra a tutti i giocatori, sopra a tutti i Twitter». A parlare non è un agente di commercio ne, tantomeno, uno sponsor. E’ Francesco Esposito, uno dei fratelli arrestati di recente per riciclaggio, per la vicenda del Club Partenopeo (ex Voga). Gli Esposito, com’è noto, sono anche tifosi sfegatati del Napoli ed hanno un pallino particolare per le frequentazioni con i giocatori. Tra i vari, sono i giocatori più veraci a legare con loro. Reina, “el Pocho” Lavezzi e, soprattutto, Paolo Cannavaro. Delle intercettazioni pubblicate ieri su il Mattino, ne abbiamo parlato qui. E dalle quali si intuisce facilmente quali rapporti di amicizia e stima reciproca ci siano stati tra l’ex capitano del Napoli e gli Esposito. Questa mattina è il Corriere del Mezzogiorno a diffondere altre intercettazioni che svelano un retroscena.

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Alessandro Formisano, responsabile marketing del Napoli: fu lui a stoppare l’affare degli Esposito

Gli orologi col marchio Napoli, gli Esposito e l’affare sfumato grazie a Formisano

Nell’intercettazione pubblicata, Francesco Esposito parla con il produttore di orologi. Fanno il punto della situazione, stabiliscono le percentuali sulle vendite e programmano quello che potrebbe essere la loro unica ed efficace pubblicità: i canali social dei giocatori. Il tramite con la Società è Paolo Cannavaro che ha assicurato di parlare con i compagni di squadra e con Formisano. Proprio il responsabile marketing del Napoli è sottovalutato e gli Esposito lo reputano «mezzo scemo». Ma che risulterà determinante nell’impedire che l’affare si realizzi. Di seguito, riportiamo la conversazione risalente all’11 settembre 2013, rilanciata da il Napolista.

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Francesco Esposito: «Bello, alla faccia del c…, secondo me se ne vendono una marea se riusciamo ad avere questa s… di li- cenza».
Massimo (produttore di orologi): «E vediamo un poco, Francesco, vediamo di fare qualcosa!».
Esposito: «Ho parlato anche con Paolo (Cannavaro, ndr)».
Massimo: «E che ha detto?».
Esposito: «Vabbuò, della quota mia gli do il 5 per cento e lui ci fa mettere la pubblicità sopra a tutti i giocatori sopra a tutti i twitter».
Massimo: «Ma perché gli devi dare la quota tua, la facciamo insieme, Francesco!».
Esposito: «E vabbuo’!»
Massimo: «E che ci azzecca! Basta che facciamo, vediamo di vendere però!».
Esposito: «In verità il ragazzo ha detto: se vuoi ci parlo io con Formisano. Io gli ho detto: aspetta, Paolo, noi dobbiamo essere professionali, questo è un mezzo scemo. Va a finire che facciamo solo casini…».
Massimo: «Sì, va a finire che quello si ingelosisce! Si indispettisce, diciamo!».
Esposito: «Io non glielo voglio proprio far sapere il fatto di Paolo, hai capito?».
Massimo: «Eh sì, fai bene!».
Esposito: «Paolo ha 51.000 contatti su twitter, Callejon ne ha 151.000!».
Massimo: «Hai capito, se questo vendesse solo 200.000 pezzi!».
Esposito: «Behrami, Inler… Uuh, Francesco, mi ha detto (Cannavaro, ndr), te li faccio scaricare per tutte le parti, me la vedo io… Li schiatta!».
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