«Vabbuò, della quota mia gli do il 5% e lui ci fa mettere la pubblicità sopra a tutti i giocatori, sopra a tutti i Twitter». A parlare non è un agente di commercio ne, tantomeno, uno sponsor. E’ Francesco Esposito, uno dei fratelli arrestati di recente per riciclaggio, per la vicenda del Club Partenopeo (ex Voga). Gli Esposito, com’è noto, sono anche tifosi sfegatati del Napoli ed hanno un pallino particolare per le frequentazioni con i giocatori. Tra i vari, sono i giocatori più veraci a legare con loro. Reina, “el Pocho” Lavezzi e, soprattutto, Paolo Cannavaro. Delle intercettazioni pubblicate ieri su il Mattino, ne abbiamo parlato qui. E dalle quali si intuisce facilmente quali rapporti di amicizia e stima reciproca ci siano stati tra l’ex capitano del Napoli e gli Esposito. Questa mattina è il Corriere del Mezzogiorno a diffondere altre intercettazioni che svelano un retroscena.
Gli orologi col marchio Napoli, gli Esposito e l’affare sfumato grazie a Formisano
Nell’intercettazione pubblicata, Francesco Esposito parla con il produttore di orologi. Fanno il punto della situazione, stabiliscono le percentuali sulle vendite e programmano quello che potrebbe essere la loro unica ed efficace pubblicità: i canali social dei giocatori. Il tramite con la Società è Paolo Cannavaro che ha assicurato di parlare con i compagni di squadra e con Formisano. Proprio il responsabile marketing del Napoli è sottovalutato e gli Esposito lo reputano «mezzo scemo». Ma che risulterà determinante nell’impedire che l’affare si realizzi. Di seguito, riportiamo la conversazione risalente all’11 settembre 2013, rilanciata da il Napolista.