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mercoledì, Aprile 24, 2024
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Il Governo regalò le autostrade ai Benetton, anche Salvini votò a favore

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La strage di Genova causata dall’improvviso crollo del Ponte Morandi ha scosso la coscienza degli italiani. Indubbiamente, bombardati da un flusso di informazioni continue sull’accaduto, l’italiano medio si è sentito tutto d’un tratto in pericolo. Alcune notizie incomplete e lo scontro politico conseguente, inoltre, hanno contribuito ad alimentare una sorta di psico collettiva. All’improvviso, decine di ponti sparsi lungo lo Stivale sarebbero a rischio crollo. Insomma, il Ponte Morandi ha trascinato giù con se il telo sotto il quale era stata nascosta l’incuria e la mala gestione delle infrastrutture italiane. Così come anche il peso politico ed economico della famiglia Benetton. A seguire la corrente del vento, in pieno stile populista, ci hanno pensato i politici di spicco del Movimento 5stelle e della Lega Nord. Su tutti, Luigi Di Maio e Matteo Salvini.

Di Maio attacca il Partito Democratico, eppure gli basterebbe riavvolgere ancora un po’ il nastro

Il leader pentastellato, seguito a ruota dal Ministro Toninelli, ha scaricato la colpa del rinnovo della gestione delle autostrade ai Benetton al Governo Renzi. «Nello Sblocca Italia nel 2015 fu inserita di notte una leggina che prolungava la concessione ad Autostrade in barba a qualsiasi forma di concorrenza. Si è fatta per finanziare le campagne elettorali». L’attenzione dell’opinione pubblica – e della classe politica – sugli affari della famiglia Benetton è salita a picchi massimi mai registrati. Eppure, i Benetton sono da sempre tra gli imprenditori più attivi e virtuosi in Italia. Sono presenti attivamente anche nella vita politica nazionale, con finanziamenti preziosissimi alla Lega Nord di Bossi, prima, e di Salvini, poi. Insomma, nelle accuse di Di Maio c’è un fondo di verità. Ma come spesso accade, i proclami populisti sono mezze verità o verità incomplete modellabili.

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Salvini votò a favore della concessione-regalo ai Benetton nel 2008

A mettere le cose in chiaro, ci ha pensato Deborah Serracchiani, deputata per il Partito Democratico. Sul suo profilo Twitter, la Serracchiani posta una parte dei votanti del decreto salva-Benetton. Un decreto scritto e votato nel lontano 2008, in pieno Governo PdL-Lega, con Silvio Berlusconi Presidente. Quindi, come osserverete, ben 7 anni prima dello Sblocca Italia evidenziato da Di Maio. Ritornando al decreto salva-Benetton del 2008, tra i nomi dei votanti a favore spicca quello di Matteo Salvini. Lo stesso, che ad oggi, soffia sul fuoco dell’indignazione a suon di “chi ha sbagliato deve pagare”. La stessa Serracchiani, ha risposto al leader dell’M5s, consigliandogli di guardarsi meglio intorno, se è alla ricerca di un colpevole. Intanto, mentre si piangono ancora le vittime della strage, Salvini ha pensato bene di presentarsi ai funerali di Stato in completo blu marino e di scattarsi un selfie con una donna (in chiesa, a pochi metri dalle bare). Confusione.

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