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sabato, Aprile 27, 2024
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Il Governo pensa al green pass breve, novità per vaccinati e tamponati

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Il calo dell’efficacia della copertura vaccinale avrebbe convinto gli scienziati sulla riduzione dei tempi di validità del green pass. La proposta sarà, presto, suggerita alla politica che dovrà valutare. Oggi il certificato dura 12 mesi dall’ultima inoculazione, però si pensa di ridurlo almeno a 9 mesi. Una mediazione ritenuta valida dal ministro della Salute che esclude che si possa arrivare a 6 mesi. Era stato lo stesso ministro Roberto Speranza ad anticipare possibili novità lo scorso 10 novembre alla Camera.

Da un lato il governo spera di proseguire la “spinta gentile” alla vaccinazione per le terze dosi. Dall’altro non esclude l’ipotesi di non tenere più conto dei test rapidi per l’ottenimento del certificato verde, almeno per le attività ricreative e non essenziali. Quindi il pass per il lavoro non dovrebbe subire variazioni. In alternativa si potrebbe ridurre la validità dei tamponi in chiave Green pass: si passerebbe quindi a 48 ore per il test molecolare e a 24 per quelli antigenici.

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I TAMPONI E GREEN PASS

Gli esperti sono scettici sull’attendibilità del tampone rapido. Alcuni parlano di numerosi “falsi negativi” e per questo vorrebbero escluderlo come strumento diagnostico per ottenere il green pass. Su questo Speranza invita alla cautela visto che le farmacie ne fanno migliaia al giorno e così si rischierebbe di tagliarle fuori dal sistema di controllo dell’epidemia.

L’alternativa allo studio è quella di ridurre la validità del test molecolare da 72 a 48 ore e di quello antigenico da 48 a 24 ore. Una modifica che sarà valutata con la massima attenzione. Molti cittadini che decidono di non vaccinarsi si sottopongono al tampone per ottenere il green pass che consente loro di andare al lavoro. Invece accorciare la durata del test rapido potrebbe servirebbe per convincere i dubbiosi a iniziare il percorso di immunizzazione.

Credo che si arriverà ad un ritocco del green pass, accorciandone la validità nel tempo e magari lasciando solo il tampone molecolare come valido per ottenere il certificato verde. Sapevamo già che i tamponi antigenici hanno purtroppo una quota rilevante di falsi negativi“, dichiara virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario IRCCS Galeazzi di Milano ai microfoni di Cusano Italia Tv.

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