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martedì, Maggio 7, 2024
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Guerra in Ucraina, famiglia sterminata mentre scappava: tra le vittime due bimbi

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Irpin è un piccolo centro abitato alla periferia nord-ovest di Kiev. Secondo quanto riportato dall’inviato del New York Times presente sul posto, le forze ucraine, sabato, hanno fatto saltare il ponte sul fiume Bucha per rallentare l’avanzata russa. Già da ieri quindi, centinaia di Ucraini sono rimasti intrappolati dalla parte di Kiev e si sono accalcati nei pressi di quel che resta del ponte per cercare di passarlo ed allontanarsi dalla capitale. Sul luogo sono rimasti anche un dozzina di soldati dell’esercito ucraino per aiutare i civili ad evacuare.

Le persone che cercavano di fuggire hanno formato piccoli gruppi per attraversare un centinaio di metri di strada molta esposta, sul lato del ponte più vicino a Kiev. I soldati cercavano appunto di prestare assistenza e portare chi scappava al riparo più velocemente possibile , ma improvvisamente è cominciato il bombardamento dei mortai russi.

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I proiettili sono caduti dapprima a circa cento metri dal ponte, poi si sono spostati proprio sul tratto di strada che le persone stavano percorrendo. Mentre soldati e civili stavano cercavano di trovare riparo, un colpo è caduto proprio al centro di un incrocio stradale, in una zona molto aperta che non offriva alcuna protezione.

L’onda d’urto ha colpito tutto ciò che era nelle vicinanze alzando una nuvola di polvere che ha impedito la visibilità per alcuni secondi. Quando ha iniziato a diradarsi i soldati hanno cercato di mettere in salvo i compagni feriti. Purtroppo si sono subito accorti che a terra, dalla parte opposta dell’incrocio, sono rimasti i corpi di quattro persone. Una famiglia che stava appunto cercando di scappare dalla guerra: la madre, il figlio e la figlia adolescenti sono morti sul colpo. Sparpagliate a terra le valigie e gli effetti personali che speravano di portarsi via. Il padre è invece ancora vivo, ma privo di sensi e gravemente ferito.

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trolley, gli zaini, la gabbietta in plastica di un animale domestico. È tutto rimasto sull’asfalto accanto ai loro corpi straziati. Stavano fuggendo dopo l’invasione russa quando un colpo di mortaio, è esploso a pochi passi da loro, mentre cercavano di abbandonare Irpin, nella regione di Kiev, durante l’evacuazione. Papà, mamma e due figli, un maschio e una femmina, centrati in pieno.

Sono morti in tre, secondo quanto testimoniato dalle foto scattate dai reporter dell’Associated PressDiego Herrera Carcedo Andriy Dubchak, e come riporta anche l’inviata del New York TimesLynsey Addario. Gli scatti di Carcedo e Dubchak, che decidiamo di pubblicare perché testimoniano in maniera plastica quanto avvenuto a Irpin, mostrano i corpi stesi a terra in strada e sul marciapiede, vicino ai bagagli.

L’esplosione è avvenuta a un checkpoint per l’evacuazione dei civili, bombardato domenica mattina. Sul posto c’erano diverse troupe internazionali che stavano realizzando un servizio e hanno ripreso la scena. Stando a quanto riferito dal sindaco di Irpin Oleksandr Markushin, citato dal The Kyiv Independent, sono almeno 8 le vittime dell’attacco russo, tra cui due bambini.

“Con la retorica del Cremlino sempre più feroce e la sospensione della tregua dai combattimenti, le truppe russe hanno continuato a bombardare le città circondate e il numero di ucraini costretti a lasciare il loro paese è cresciuto fino a oltre 1,4 milioni”, sottolinea l’Associated Press accompagnando il servizio fotografico che testimonia l’attacco al checkpoint durante l’evacuazione.

Dubchak ha diffuso anche il video dell’attacco, commentando: “Questo non è un esercito – il suo commento – Questi sono solo assassini. Nel video e nella foto, le truppe russe colpiscono di proposito i civili che cercano di uscire da Irpin. Questo è un dato di fatto! Questo è solo un fatto documentato! Una donna, un ragazzo, una adolescente è morta davanti ai miei occhi, un uomo è rimasto gravemente ferito. Probabilmente era un’intera famiglia”.

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