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venerdì, Aprile 19, 2024
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“Ho firmato il mio testamento”, l’annuncio choc di Don Patriciello dopo le minacce

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 “Io, poco fa, ho firmato il mio testamento”. Lo ha reso noto don Maurizio Patriciello, il parroco di Caivano, davanti alla cui chiesa è stato fatto esplodere un ordigno nella notte tra sabato e domenica, nel corso dell’intervista rilasciata durante il programma ‘Studio Mattina’ di Canale 9. Al giornalista Marco Caiano e alla conduttrice Barbara Petrillo, il sacerdote ha spiegato: “vi confido una cosa, ho poco fa firmato il mio testamento. Abbiamo messo tutto in conto quando siamo diventati sacerdoti, continuo per la mia strada.

  “Alcuni camorristi pensano che dovrei limitarmi a celebrare messa e benedire i loro figli quando vengono uccisi. Non è così, continuo il mio percorso mentre da queste parti continuano le ‘stese’ di giovani pistoleri che terrorizzano i residenti a colpi di kalashnikov. Per quanto mi riguarda, se avessi voluto una vita comoda non avrei fatto il prete. Sono solo un povero parroco che annuncia il Vangelo”.

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Grande è stata la solidarietà dei cittadini e delle istituzioni. Ieri anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto manifestare la sua solidarietà con una telefonata: “Se il Presidente Mattarella si è scomodato per chiamare me, di domenica, vuole dire che la cosa evidentemente preoccupa anche lui e gli inquirenti”, ha concluso don Maurizio.

Bomba carta davanti alla chiesa di don Patriciello. Ma il sacerdote anticamorra non si arrende

Una bomba carta è esplosa sabato mattina intorno alle 4 davanti alla parrocchia di San Paolo Apostolo nel Parco Verde di Caivano, comune in provincia di Napoli, retta dal parroco don Maurizio Patriciello, il coraggioso sacerdote da sempre in prima linea per le sue battaglie anticamorra e contro il fenomeno dei roghi abusivi di rifiuti che hanno devastato la cosiddetta “Terra dei fuochi“.

La potente esplosione ha infranto il silenzio della notte ma non ha provocato feriti. La deflagrazione ha danneggiato parte del cancello pedonale di accesso al cortile della chiesa. Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri della tenenza di Caivano che, insieme ai militari della compagnia di Casoria, hanno avviato le indagini sia per chiarire la dinamica dei fatti, avvenuti nel giorno del compleanno del sacerdote, che per individuare i responsabili dell’azione. Per di più si nota che l’esplosione è avvenuta circa 48 ore dopo le parole di affetto e solidarietà che il sacerdote aveva espresso nei confronti di Biagio Chiariello, il comandante della polizia municipale ad Arzano sotto scorta da alcuni giorni per le minacce di morte giunte attraverso un manifesto funebre fatto affiggere davanti al comando. Chiariello è entrato nel mirino dei malavitosi per la sua battaglia contro l’abusivismo e l’occupazione delle case popolari da parte dei clan.

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