‘Pirata della strada’ tra Casoria e Caivano prende in pieno un’auto in sosta e arreca vari danni, per poi fuggire. Il caso segnalato anche a Borrelli e Iavarone, che hanno subito contattato le forze dell’ordine.
I filmati delle telecamere di sicurezza
Sono state le telecamere di un cittadino di Cardito a “riportare” i fatti. Il segnalante ha consegnato i filmati al consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli. La macchina, per la precisione una Smart, guidata da una donna, avrebbe causato l’incidente tra via Aldo Moro e via Matteotti a Casoria.
Le immagini del filmato consegnato al consigliere Borrelli dal cittadino sembrano essere inequivocabili. Mostrano, infatti, una Smart che dopo aver preso una curva ad alta velocità, imbocca una strada contromano andando a sbattere violentemente contro un’altra auto in sosta. Visto il forte rumore causato dalla schianto i clienti del locale lì vicino escono in strada. Tra i clienti vi era anche il proprietario dell’auto colpita. A nulla sono servite le urla dei cittadini presenti che chiedevano semplicemente alla donna di fermarsi.
La macchina ha continuato indisturbata il suo percorso sempre in contromano.
Il video delle telecamere di sicurezza a Casoria
Le parole di Francesco Borrelli e Salvatore Iavarone
Pare che la donna non fosse “nuova” agli abitanti della zona. Infatti aveva già provocato altri danni, nel particolare pare aver abbattuto un paolo dell’illuminazione pubblica a Caivano. Fortunatamente tutti suoi danni non hanno mai fatto vittime.
Il consigliere regionale Borrelli e il consigliere comunale di Casoria Salvatore Iavarone hanno denunciato il tutto alle forze dell’ordine, a seguito delle lamentele dei cittadini e alla consegna del filmato delle videocamere di sicurezza.
“Abbiamo segnalato l‘accaduto alle forze dell’ordine affinché si provveda ad effettuare delle verifiche e ad individuare chi era la guida di quella Smart”, hanno dichiarato, proseguendo poi: “Se le cose stanno come ci è stato denunciato bisogna assolutamente fermare questa donna prima che possa provocare danni irreparabile e far male a qualcuno.”
Si aspetta, quindi, l’identificazione della donna per poter frenare la sua “deriva automobilistica”.