Un accordo in nome della droga. Ma non solo. Secondo l’accusa che ha sostenuto l’inchiesta dei mesi scorsi sui legami tra i Di Lauro e la Vanella Grassi c’era un accordo tra i due gruppi di Secondigliano. Un accordo su un omicidio. Dalle pagine dell’inchiesta è emerso che Terremoto avrebbe gestito a nome della sua famiglia l’accordo con Antonio Mennetta e il gruppo della Vanella Grassi. A suggellare il nuovo ‘patto d’acciaio’ doveva essere proprio l’omicidio di Giovani Esposito, ma ‘o muort (allora reggente degli Abete-Abbinante) riuscì a scampare da morte certa rifugiandosi in un centro abbronzante in via Napoli-Roma verso Scampia quando si accorse dei killer.
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