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domenica, Aprile 28, 2024
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Il volume della televisione è troppo alto, Claudio accoltella e uccide suo padre

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Sarebbe stata una banale lite originata dal volume della televisione troppo alto a scatenare la furia omicida di Claudio Evangelista. Un 42enne di Genova che domenica pomeriggio ha ucciso il padre 77enne Francesco, nella loro abitazione sulle alture di Genova Prà.

Il volume della televisione troppo alto, per questo motivo Claudio Evangelista avrebbe ucciso suo padre

A raccontarlo sono state le uniche due testimoni del delitto, la madre e la sorella dell’uomo nonché moglie e figlia della vittima che erano presenti sul posto. Stando al loro racconto, l’uomo soffre di problemi psichici e per questo sarebbe in cura presso il del Centro di Salute Mentale di Genova Voltri. Nel corso del pomeriggio avrebbe iniziato a lamentarsi del volume della televisione, a suo dire troppo alto, che non lo lasciava riposare.

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Il racconto della madre e della sorella, testimoni del delitto

Il padre dell’uomo infatti stava guardando la televisione in soggiorno, mentre la madre preparava la cena. Secondo quanto emerso, l’anziano ha chiesto al figlio di fargli compagnia per guardare la televisione. L’assassino avrebbe rifiutato dicendo di volere dormire ma poi non ci sarebbe riuscito per i rumori. Dalle parole ben presto si è passato ai fatti, prima le urla poi l’aggressione mortale, avvenuta intorno alle 19 di domenica 9 ottobre nell’appartamento al primo piano di uno stabile di via Novella. Il quarantaduenne infine avrebbe afferrato un grosso coltello da cucina scagliandosi contro il genitore.

A quel punto nessuno è riuscito più ad arrestare la sua furia. Il pensionato è stato colpito con 14 coltellate al petto e sette alla schiena, di cui una letale al cuore, prova di un accanimento selvaggio. Nella colluttazione ferita da una coltellata anche la sorella dell’omicida, anche se in maniera non grave. La donna aveva cercato di fermarlo senza riuscirci e ha potuto solo chiamare i soccorsi. Quando la polizia è arrivata sul posto, in un quartiere di edilizia residenziale, il 42enne pare si fosse calmato e non ha opposto nessuna resistenza. L’uomo non ha parlato ma si cerca ora di stabilire cosa sia accaduto ed eventuali mancanze di altri, vista la sua condizione.

L’uomo non aveva mai dato segni di essere violento

Gli inquirenti hanno spiegato che non vi erano state denunce di episodi di violenza precedenti alle coltellate nella famiglia e anche amici e conoscenti parlano di un uomo tranquillo anche se con i suoi problemi. Per questo gli uomini della squadra mobile genovese, coordinata dal sostituto procuratore Paola Calleri, acquisiranno nelle prossime ore le cartelle cliniche dei servizi di salute mentale dove era seguito. L’ultima visita risale a venerdì ma sull’uomo sarà disposta una perizia psichiatrica dopo l’incarico per l’autopsia sul corpo della vittima.

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