Nessuna opposizione alla realizzazione dell’impianto per le ecoballe previsto a Giugliano e via libera ad un tavolo di confronto con gli enti preposti per garantire trasparenza nelle scelte decisionali. Questo l’esito del consiglio comunale fiume di ieri. Dopo due rinvii a causa del guasto all’impianto audio, finalmente ieri si è discusso del tema che tanto sta facendo discutere. L’opposizione aveva chiesto di diffidare la Regione, il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa e il sottosegretario Salvatore Micillo per evitare la realizzazione dell’impianto di smaltimento nell’ex centrale Enel di Turbogas di Ponte Riccio. Ma la maggioranza ha bocciato la proposta sollevando le critiche della minoranza.
“Siamo contro l’imposizione della Regione e pronti ad agire per vie legali per ostacolare il Governo e difendere i nostri cittadini. A Giugliano non vogliamo più spazzatura”, ha affermato il consigliere di Forza Italia Alfonso Sequino.
“Non facciamo demagogia. Portiamo a casa un risultato. Abbassiamo colori politici e bandiere, stiamo parlando della pelle nostra e dei cittadini. Quel materiale in 30 anni ha fatto un danno incredibile, la mia soluzione è la tumulazione cosi chiudiamo questo triste capitolo della nostra città e smetteremo di parlare di impianti e di bussiness che a tutti fanno bene meno che alla nostra città”, ha tuonato Anna Russo.
“Abbiamo subito per anni i rifiuti degli altri. A Giugliano siamo stufi non vogliamo né impianti né inceneritori. E’ inutile che De Luca viene ad inaugurare il nuovo polo oncologico e non organizza un personale medico adeguato. Siamo sotto il dominio della regione, è una presa in giro continua”, ha chiosato Rosario Ragosta.
“Non abbiamo potere decisionale ma la diffida assume un valore morale, come cittadini in primis. Ricordiamo a questa gente che siamo un consiglio comunale con la schiena diritta. Portiamoli in un’aula di tribunale. Non stiamo facendo campagna elettorale, dobbiamo parlare di salute e ridare dignità al nostra paese”, ha ribadito il consigliere Francesco Aprovitola.
Queste le dichiarazioni dei consiglieri di minoranza che avevano avanzato l’ipotesi di diffidare Regione e governo centrale per scongiurare il rischio della costruzione del fatidico impianto a Giugliano.
Interventi duri anche dal Pd e dal Movimento Cinque Stelle mentre la maggioranza ha tenuto botta.
“Io ogni volta che penso ad una soluzione vado in crisi. Cosa dobbiamo fare? Convochiamo un tavolo per discutere con chi ci rappresenta al governo. E’l’unica arma che abbiamo contro questo delitto che sta soffocando la nostra città”– ha affermato Francesco Carlea.
“Dobbiamo orientarci alla soluzione del problema senza ricorrere ad azioni troppo forti. Facciamo un dialogo con chi ha il potere decisionale e diamo loro la possibilità di trovare una soluzione tecnica che non abbia impatto dannoso con la nostra città”– ha dichiarato invece Giovanni Russo.
Il sindaco Antonio Poziello ha parlato delle possibilità su come smaltire le ecoballe:“Il termovalorizzatore, interrare le balle o recuperare le frazioni nobili delle ecoballe. La prima, per fortuna, è stata scongiurata mentre in passato il centrodestra era a favore. Ho avuto disponibilità anche dal sottosegretario all’Ambiente Micillo ad avviare un confronto che tenga insieme Comune e Regione”.
La convocazione del tavolo tecnico ha visto d’accordo anche il consigliere del M5S Nicola Palma il quale ha cercato di rispondere alle accuse avanzate al Sottosegretario Salvatore Micillo accusato di essersi ‘lavato le mani’ insieme al ministro Sergio Costa. Cos la minoranza si è spaccata con il Movimento Cinque Stelle che ha votato a favore mentre gli altri si sono astenuti.
”Non voglio difendere Micillo, non ne ha bisogno, ma voi non sapete nemmeno se sta lavorando o meno. E’ venuto pochi giorni fa qui nel suo paese, segno evidente che tiene alla sua città. Il tombamento non è una soluzione. Ho assistito ad un Consiglio inutile, non stiamo dicendo nulla di nuovo” ha asserito Nicola Palma.
Insomma, un’assise animata, tenutasi in un’aula gremita di cittadini fortemente preoccupati per il futuro della città.
Il risultato dell’assemblea di ieri, dopo numerosi rinvii, sembra essere chiaro: occorre che Comune, Regione e Governo facciano rete garantendo trasparenza e partecipazione a processi decisionali anche a comitati, cittadini ed associazioni. Nel frattempo però, l’ombra di un nuovo impianto in zona Ponte Riccio continua a soffocare il futuro della città.