Nella giornata di giovedì è arrivata la decisione del Gip del tribunale di Napoli Nord Vincenzo Saladino sulle richieste di arresti nell’inchiesta Teknoservice. Tra gli indagati c’è anche l’ex sindaco e consigliere comunale Antonio Poziello, la cui richiesta di domiciliari è stata respinta poichè non si ravvisano esigenze cautelari di intensità tale da renderenecessaria una misura cautelare. Fondamentale sono state le dimissioni dalla carica di consigliere comunale, protocollate pochi giorni dopo la notifica della fissazione dell’interrogatorio preventivo previsto dalla legge Nordio. “Egli attualmente non ricopre alcuna carica politica. Peraltro, il mutamento dei vertici Teknoservice ed il pensionamento del provveditore D’Addato, appaiono garanzie sufficienti a ritenere neutralizzato il pericolo di reiterazione del reato, posto che con quei personaggi il Poziello si interfacciava all’epoca dei fatti”, scrive il Gip Saladino nelle pagine di ordinanza.
L’ex sindaco, per difendersi dalle accuse, ha dichiarato che i suggerimenti dati alla Teknoservice circa la gara d’appalto (come ad esempio l’inserimento delle telecamere) era rivolto ad un miglioramento del futuro servizio circa gli aspetti organizzativi e non riguardavano, invece, il merito dell’offerta economica visto che all’epoca non ricopriva la carica di primo cittadino e non aveva partecipato alla definizione del capitolato d’appalto.
La richiesta del Pm era di sequestro della somma di 300mila euro che il Gip ha diviso per 7 (Antonio Poziello, Giuseppe D’Addato e i 5 componenti della commissione di gara ) All’ex sindaco Antonio Poziello, difeso dall’avvocato Michele Giametta, sono stati sequestrati in via preventiva 42858 euro, quota parte della somma derivante dall’accordo corruttivo accertato con i dirigenti della Teknoservice indagati.
Riguardo all’ex sindaco Antonio Poziello secondo il Gip Saladino “appare fondata la tesi accusatoria secondo cui Poziello, forte del ruolo di sindaco di Giugliano sino ad allora ricoperto e delle informazioni che disponeva anche in virtù del rapporto pregresso con Teknoservice (che già gestiva sotto la sua amministrazione il settore della raccolta dei rifiuti in associazione temporanea con Gc.Ma srl), al fine di ottenere il supporto di Teknoservice nella imminente campagna elettorale che lo impegnava nuovamente quale candidato alla carica di sindaco, nonché una quota di posti di lavoro per segnalare persone a lui legate, fungeva da intermediario tra i vertici della Teknoservice cd il Provveditore D’Addato Giuseppe, il quale, dal canto suo, a fronte di una tangente in denaro corrisposta in più tranche, abusando della sua posizione e dei poteri a lui conferiti, si adoperava per assicurare a Teknoservice la gara per il servizio integrato di Igiene Urbana nel comune di Giugliano per gli anni 2020 /2027 dell’importo di 120 milioni di curo poi aggiudicata alla Tecknoservice”.