Non si placano le polemiche su Inter-Napoli e sul rigore assegnato dal direttore di gara, Maurizio Mariani, per il contatto tra Frank Anguissa e Denzel Dumfries.
Secondo quanto anticipato da La Gazzetta dello Sport nella sua edizione odierna, lo stesso Mariani sarà destinato alla Serie BKT per un po’ di tempo e rivedrà i campi della Serie A soltanto a data da destinarsi.
L’arbitro Mariani “retrocesso” in Serie B, fatale il rigore concesso a Dumfries durante Inter-Napoli
Dopo una discussione con il designatore Rocchi, Mariani avrebbe ammesso che avrebbe dovuto riflettere più a lungo prima di assegnare il rigore. Rocchi gli ha spiegato che considera la concessione del penalty un errore evitabile e che quindi Mariani arbitrerà le prossime partite in serie B per ritrovare la concentrazione perduta.
Un modo per chiudere le polemiche successive alla partita. Rocchi aveva infatti sottolineato subito dopo la gara: “Dobbiamo pensare a fare meno errori ma bisogna essere più riflessivi perché senza rispetto si rischia di incendiare il clima”.
Una sorta di “penitenza da scontare”, così la definisce la stessa Gazzetta, senza però restare del tutto fermo. Mariani sarà “retrocesso” per un po’ nella serie cadetta, sul suo ritorno futuro in massima serie poi si saprà.
POTREBBE INTERESSARTI – De Laurentiis furioso: “Marotta fuori luogo, Conte ha ragione e la pensa come me”
Non è tardata ad arrivare la risposta di Aurelio De Laurentiis al presidente dell’Inter Giuseppe Marotta che ieri, a margine della consegna del premio Liedholm, aveva parlato dello sfogo di Conte in mixed zone al termine di Inter-Napoli.
Questo il lungo comunicato rilasciato dal presidente del Napoli: “Ho letto da Los Angeles alcune dichiarazioni di Marotta, a mio avviso fuori luogo. Il rigore, a detta della stragrande maggioranza degli osservatori, non c’era. Ma soprattutto, le parole di Conte sono state chiare e sono esattamente quello che io penso e che ho sempre detto: il Var è una grande risorsa per evitare gli errori arbitrali. Non ha alcun senso dire che a volte può intervenire e a volte no. Se c’è un errore arbitrale gli addetti al Var devono chiamare il direttore di gara. Altrimenti, si blocca la crescita del calcio e si alimenteranno sospetti. Inoltre, gli arbitri sono già in contatto diretto con il Var. Per quale motivo non dovrebbero ricevere indicazioni da chi può vedere cosa succede in campo con l’ausilio della tecnologia? Conte ha esplicitato concetti sacrosanti, gli stessi che io sostengo da anni!”.
“Rocchi parla di rispetto, ma dev’essere reciproco”
Il comunicato poi continua: “È necessario fare in modo che non si alimentino sospetti e dubbi, e il rispetto, come sottolineato da Rocchi, dev’essere reciproco per evitare, come ha detto lui, che si incendi il campionato.
Bisogna anche sottolineare che l’arbitro dovrebbe essere scevro da qualunque condizionamento psicologico, che invece spesso c’è tra arbitri di campo e arbitri del Var. Credo sia sotto gli occhi di tutti la necessità di mettere a punto un nuovo regolamento del Var per evitare decisioni disomogenee, che ripeto, non farebbero altro che alimentare la teoria del dubbio. È noto, oltretutto, che spesso gli arbitri in campo non sono favorevoli all’intervento degli arbitri del Var, perchè le correzioni delle loro decisioni gli tolgono autonomia e credibilità. Tuttavia, di fronte a episodi eclatanti e a errori palesi, il Var deve intervenire, almeno richiamando l’arbitro alla visione di quanto è accaduto al monitor. Questo per il bene del calcio”.