C’è la parola fine sulla questione scioglimento per camorra del comune di Giugliano: il ministero dell’Interno ha deciso di non procedere al commissariamento dell’Ente che resta comunque sotto l’attenzione del Dicastero. Infatti la Prefettura di Napoli ha stabilito solo una serie di prescrizioni a cui l’Amministrazione dovrà attenersi nella gestione amministrativa della cosa pubblica.
Nello specifico sono 5 i punti principali su cui dovrà fare attenzione l’Amministrazione: vigilare sul rilascio delle licenze edilizie e questione condoni; maggiore attenzione all’evasione dei tributi; focus sull’appalto dell’igiene urbana; più attenzione alla fascia costiera; vigilanza sugli incarichi.
Eccole nello specifico: “Rafforzare l’attività di controllo delle concessioni comunali e delle pratiche urbanistiche con specifica attenzione a quelle relative al condono edilizio; predisporre puntuali direttive in materia di controllo antimafia, sia di natura preventiva che in ottemperanza a provvedimenti prefettizi interdittivi; adottare direttive ai fini del rafforzamento della vigilanza sulle procedure di appalto di lavori e servizi con particolare riferimento alle procedure di gara in materia di igiene urbana; predisporre accurati controlli sull’attività di riscossione dei tributi comunali, con particolare riferimento al recupero dell’area di evasione tributaria, specie con riguardo a soggetti riferibili al locale contesto malavitoso; adottare misure di vigilanza nella zona costiera per contrastare fenomeni di illegalità riguardanti l’utilizzo delle aree demaniali marittime e prevenire irregolarità nella erogazioni dei servizi ai cittadini”.
Il pool dei 3 ispettori inviati dalla prefettura di Napoli si era insediato a fine febbraio, il giorno dopo le dimissioni in massa dell’ex maggioranza dell’ex sindaco Nicola Pirozzi. L’ombra dello scioglimento del Comune per camorra è aleggiato in questi mesi, condizionando fortemente l’ultima tornata elettorale delle Amministrative.