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lunedì, Maggio 6, 2024
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Luchè contro Salmo, liti a ritmo di musica: “Ci vediamo a Scampia o hai paura di uscire?”

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La “rissa a suon di note” tra i rapper Luché e Salmo non sembra in procinto di fermarsi. Il dissing, iniziato su Instagram nel 2019, è tornato in voga negli ultimi giorni dopo che i due hanno lanciato invettive a colpi di rime e punchlines. Ben 4 i botta e risposta tra i due nel giro di due giorni.

“Estate dimm***a 2” e “Dove volano le papere”, i primi 2 brani dissing tra Salmo e Luchè

Per capire bene di cosa stiamo parlando, introduciamo il concetto di “dissing“: dallo slang americano, nella cultura hip hop il dissing è un brano (o in tempi recenti anche elementi social) che ha l’obiettivo di screditare o insultare qualcuno, spesso un altro rapper. Tra Salmo, rapper classe 84 di Olbia, e Luchè, rapper napoletano, è accaduto proprio questo. Dopo che Salmo aveva citato un episodio tra i due risalente al 2019, riportando la discussione in auge, Luchè non ha tardato a rispondere con il brano “Estate Dimm***a 2“, che riprende il titolo di una canzone di Salmo, colpendo il sardo nei suoi punti più deboli e pubblicando un audio di quando Salmo nel 2018 lo definiva sul palco “uno dei suoi rapper preferiti“. Accuse di troppi pezzi commerciali e di aver regalato biglietti per il suo concerto a San Siro. Il giorno dopo, ecco la risposta pronta di Salmo: Dove volano le papere, parodia del titolo del disco di Luchè Dove volano le aquile. Risposte a tono, accuse personali e:

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“Stammo forte, stammo forte
Uso il dialetto, sì, per dirti chi t’ha mmuorto
Amo la tua città anche se non ci vado più
L’unica cosa che fa schifo di Napoli sei solo tu, ‘azz”

“Ho paura di uscire” e “Stupido gioco del rap 2”: le risposte

Dopo neanche 3 ore la risposta di Luchè: Ho paura di uscire. Di nuovo riprende il titolo di un’altra canzone di Salmo, e la “faida” continua:

“Sabato suono in Sardegna, vuoi venire?
Ci vediamo a Scampia o hai paura di uscire?”

E oggi ecco l’attesa risposta di Salmo, quarto capitolo della saga che non si sa a questo punto quando finirà. “Stupido gioco del rap 2” è il titolo della canzone, che riprende una canzone dal titolo omonimo in cui Salmo “dissava” un altro rapper, Inoki (che pure ha detto la sua sulla questione facendo un freestyle contro Luchè). Tanti riferimenti alla città di Napoli (“Io sono Maradona che palleggia tutto fatto“) e insulti personali nel brano del rapper di Olbia, che canta sulla base campionata dui “Tu vuo fa l’americano“.

Le origini del dissing tra i due

L’origine di questa storia è da ricercare nel 2019: all’epoca il dissing si svolse sulle storie di Instagram, dove i due “litigarono” su chi avesse fatto il disco migliore tra Playlist di Salmo e Potere di Luchè. In queste storie, Luchè disse di avere un fantomatico “telefono inglese” contenente un audio in cui Salmo gli faceva i complimenti. Dal 2019 però il messaggio non è mai stato diffuso, fino ad oggi, dopo che Salmo ha ripreso il discorso in un freestyle dicendo: “Una vita di promesse spese, Driiin… Squilla il telefono inglese“.

Damiano dei Maneskin dalla parte di Luchè?

In ogni dissing poi c’è chi mette in ballo personaggi esterni. E in questo caso sembra essere stato trascinato nella questione anche Damiano David, leader dei Maneskin. Il romano, “reo” di aver commentato con Ouch sotto il post del dissing di Luchè, e stato bersagliato da Salmo che ha risposto commentando con la stessa frase sotto i suoi ultimi post. Chissà ora se Damiano abbia voluto schierarsi o meno, ma sicuramente non è un personaggio che ha qualcosa a che fare con la scena hip hop italiana. Nell’ultimissimo pezzo uscito della saga, Stupido gioco del rap 2, Salmo ha citato ironicamnete Damiano: “Tu puoi fare solo le mie cover con la gonna, Damianeskin

Dissing in studio o risse in strada?

Luchè e Salmo sono due dei rapper più importanti della scena italiana. I due hanno rispettivamente 42 e 39 anni, e hanno mostrato cos’è un vero dissing a tanti rapper più giovani, che oggi purtroppo smettono di risolvere le cose con un microfono e spesso utilizzano armi e coltelli. Sicuramente quello dei due non è un comportamento esemplare, ma sembra sicuramente meglio di alcuni che oggi commettono violenza gratuita nelle strade, soprattutto tra i più giovani, che non ci pensano due volte a impugnare un coltello.

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