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sabato, Maggio 4, 2024
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Napoli, attacco hacker all’ospedale: violata la privacy dei pazienti

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A causa di un attacco hacker, subito dallazienda ospedaliera universitaria Vanvitelli di Napoli, numerosi problemi di rallentamento hanno colpito l’interazione con l’utenza per la distribuzione delle analisi di laboratorio.

Disagi e rallentamento per l’ospedale di Napoli 

L’attacco hacker si è soffermato sulla manomissione dei software che hanno determinato rallentamenti nel lavoro e disagi per i pazienti. L’azienda ospedaliera universitaria Vanvitelli di Napoli ha dovuto infatti procedere con inconsuete procedure. Gli operatori si sono dovuti prestare ad un lavoro di tipo manuale con inevitabile emersione di svariati problemi di gestione. Sulla base di queste problematiche iniziano indagini e ricostruzioni. Ad occuparsi dell’identificazione della matrice di tale attacco è il dirigente informatico dell’Azienda, Giuseppe Nunziata.

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Le trattative per risalire all’attacco hacker

“Per il momento non è giunta ancora alcuna richiesta di riscatto. Possediamo soltanto un indirizzo mail che avremo dovuto contattare per iniziare una trattativa“. Racconta Giuseppe Nunziata. Coinvolta nell’ardua prova di risalire al colpevole è la Polizia Postale alla quale l’azienda ospedaliera ha denunciato l’accaduto. Questa insieme ad alcun esperti dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale hanno proposto un’organizzazione particolare. L’intento ha, infatti, previsto di non dar peso alla richiesta e di incrementare gli sforzi tecnici per il ripristino del funzionamento dei software.

I primi problemi 

Le prime problematiche destate dall’attacco hacker che hanno destabilizzato i software dell’azienda ospedaliera di Napoli sono insorte nella giornata di sabato. Di conseguenza costatati i problemi persistenti del sistema informatico si sono organizzati nella giornata di lunedì dei controlli specifici. Questi hanno dimostrato che non si trattava di un malfunzionamento del sistema ma di una manomissione volontaria da parte di qualche hacker. A causa dell’incursione alcuni dati risultano crittografati seguendo la scia del ransomeware, altri sistemi ancora, non funzionano affatto. Oltre ai danni tecnici si aggiungono quelli morali, legati alla violazione della privacy. Non si esclude, secondo Nunziata, la violazione dei dati sensibili dell’utenza. 

Tutto da ristabilire

A risentire in particolar modo dell’attacco hacker tra i vari sistemi tecnici vi è il laboratorio di analisi. I problemi che riguardano quest’ambito si riflettono in tanti altri aspetti dell’organizzazione ospedaliera. Altre attività cliniche strettamente connesse al laboratorio risultano compromesse così come gli interventi chirurgici che sono da ristabilire. 

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